Nel 1796, con R. Viglietto del 19 novembre è istituito in Piemonte il Corpo di Stato Maggiore dell'ARMATA quale ente di suprema direzione dell'Esercito; soppresso nel 1798 con l'avvento del Governo Francese e ripristinato con Regio Decreto 12 novembre 1814 come Corpo dello Stato Maggiore Generale e della Topografia Reale.
Nel 1850 prende il nome Corpo Reale dello Stato Maggiore che modifica nel 1861, dopo le annessioni territoriali in Corpo di Stato Maggiore ed è costituito da un Ufficio Superiore, un Comitato Consuntivo, e dalla Scuola di Applicazione di Stato Maggiore, quest'ultima sostituita nel 1867 dalla Scuola Superiore di Guerra. Nel 1882 è istituita la carica di Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, devoluta al Comandante del Corpo.
Il Regio Decreto 20 aprile 1920 sopprime il Corpo di Stato Maggiore sostituito dal Servizio di Stato Maggiore e nel 1923 si forma lo Stato Maggiore Centrale, che due anni dopo riprende la denominazione di Stato Maggiore del Regio Esercito; nel 1925 sono istituite le cariche di Capo e Sottocapo di Stato Maggiore Generale.
L'ordinamento 1926 ricostituisce il Corpo di Stato Maggiore e nell'anno seguente ha termine l'abbinamento tra le cariche di Capo di SMRE e di Capo di Stato Maggiore Generale. Nel 1935 lo Stato Maggiore viene articolato in un Corpo di SM del quale fanno parte Colonnelli e Tenenti Colonnelli di Stato Maggiore e in servizio di SM comprendente Maggiori, Capitani e Tenenti in servizio di SM. Con Decreto 16 novembre 1944 sono soppressi sia il Corpo che il Servizio di SM e successivamente le cariche ad essi già devolute sono ricoperte da Ufficiali in possesso del titolo di Scuola di Guerra.
Lo Stato Maggiore dell'Esercito, tale dal 1946, ad iniziare dal 1950 pur conservando i tratti essenziali della sua fisionomia tradizionale è sottoposto ad una serie di modifiche nella sua struttura interna in relazione all'evolversi della organizzazione tecnico-militare ed alla necessità di garantirne la massima funzionalità correlata ai più moderni di criteri di efficienza.