"Fervidis rotis ad metam"
Medaglia di bronzo al valor militare
“Per essersi distinta nel combattimento del Macerone"; conquistata sul campo in quella circostanza, fregia oggi la bandiera del Reggimento. L'episodio si colloca durante la breve campagna per la conquista delle Marche e l'Umbria, allorché il giovane Regno dell'Italia del Nord, accampando la sua volontà di fermare Garibaldi ai confini meridionali dello Stato Pontificio, in realtà non si fece scrupolo di attaccare quest'ultimo con motivazioni piuttosto speciose e di sottrarre, allo stesso, dopo i plebisciti, ulteriori territori. In quell'episodio del nostro Risorgimento la 6ª Compagnia Zappatori del 2° Reggimento del Genio, che era schierata nella località di Macerone, (in Molise) sostenne e rigettò con grande coraggio un improvviso e violento attacco di truppe borboniche superiori di numero.
(20 ottobre 1860)
Croce di guerra al valor militare
X Battaglione ferrovieri “nella campagna al fronte orientale (Russia) ha assicurato con il suo fattivo lavoro, i rifornimenti alle truppe combattenti riattando e costruendo numerosi tronchi ferroviari. Posto a difesa durante la battaglia del Don di importante posizione, ricacciava varie volte il nemico malgrado la sua forte superiorità di uomini e mezzi. In epica gara coi fanti, ha combattuto per oltre tre giorni una strenua resistenza finchè, decimato negli effettivi e per evitare il completo accerchiamento del reparto, ripiegava su linee arretrate."
(Zona di Krasnogorowka, dicembre 1942)
Medaglia di argento al valore dell'Esercito
“Unità impiegata in Bosnia-Erzegovina, nell'ambito dell'operazione IFOR e SFOR ha assolto con grande perizia e profonda abnegazione il delicato ed oneroso compito di riparazione e ricostruzione di numerosi tratti di ferrovia resi inutilizzabili da quattro anni di aspra guerra, favorendo, così, la ripresa del paese. In particolare, pur operando in zone ad alto rischio, caratterizzate da un contesto operativo ed ambientale difficilissimo, a cavallo della linea di confrontazione interetnica, in corrispondenza del corridoio della Posavina, gli uomini del genio ferrovieri hanno dimostrato in ogni circostanza straordinario valore, spiccato coraggio, raro senso del dovere, sprezzo del pericolo e totale dedizione, rendendo agibili circa 290 km delle principali linee ferroviarie bosniache, controllando nel contempo, per conto della Nato, lavori assegnati ad imprese civili sulla linea Volinja-Banialuca-Doboj ed impedendo così l'acuirsi di ulteriori scontri tra le fazioni. Il reggimento genio ferrovieri ha così ottenuto, anche in ambito internazionale, vasti ed incondizionati riconoscimenti, contribuendo ad elevare il prestigio delle Forze armate italiane e, più in generale, della Nazione".
(Bosnia-Erzegovina, 1996-1997)
Croce d'oro al merito dell'Esercito
"Unità già intensamente impegnata in BOSNIA, il reggimento genio ferrovieri interveniva su specifica richiesta NATO con un proprio distaccamento in KOSOVO per il ripristino della rete ferroviaria e per il movimento di convogli militari a favore di KFOR, UNMIK ed organizzazioni umanitarie. Nell'arco di oltre 18 mesi l'Unità controllava circa 200 km di linea, ne ricostruiva completamente 15 km, movimentava oltre 5000 convogli, trasportando più di un milione di tonnellate di merci e 210.000 passeggeri, in condizioni sempre molto difficili e spesso in situazioni di pericolo. Da menzionare, in particolare, l'importantissimo contributo fornito alla libertà di movimento delle minoranze etniche attraverso il ripristino dell'attività di collegamento del treno passeggeri tra le stazioni di KOSOVO POLJE e ZVECAN. Il reggimento genio ferrovieri ha fornito un contributo prezioso per la ripresa delle attività economiche in KOSOVO, completando le proprie attività con il passaggio di responsabilità delle riattivate ferrovie kosovare, alla compagnia UNMIK Railways. L'Unità ha contribuito in maniera determinante al positivo sviluppo della missione di KFOR, facendosi apprezzare per abnegazione, capacità tecnica ed ottima professionalità. Il suo impegno le ha guadagnato l'ampia gratitudine della popolazione ed il profondo rispetto degli alleati, determinando un prezioso ritorno per il prestigio dell'Esercito Italiano e del Paese nel contesto multinazionale".
(KOSOVO, 4 aprile 2001).
Croce di bronzo al merito dell'Esercito
“A seguito del crollo del ponte ferroviario sul fiume Toce in località VERBANIA provocato dall'alluvione dell'ottobre 1977, il Reggimento Genio ferrovieri poneva in opera un materiale da ponte di nuovo tipo, impiegato per la prima volta in Europa, nella sua massima possibilità di “unica luce" di 120 metri. Venivano così tempestivamente ripristinati la linea Milano-Domodossola ed il normale svolgimento dell'intenso traffico ferroviario sino alla ricostruzione del ponte definitivo. Tale realizzazione e la successiva fase di smontaggio avvenuta anni dopo imponevano il superamento di enormi difficoltà tecniche, dovute alla mancanza di precedenti esperienze ed alle difficili condizioni ambientali. L'opera, la cui novità ed arditezza sono state oggetto di interesse ed apprezzamento da parte dei tecnici delle ferrovie dei principali paesi del mondo, ha dimostrato l'elevato livello di professionalità del Reggimento ed ha suscitato l'unanime riconoscenza della popolazione".
(Zona di Verbania 1978-1982)
Medaglia di bronzo al merito civile
“A testimonianza dell'opera e dell'impegno prestati nello svolgimento di attività connesse all'evento Sisma EMILIA ROMAGNA"
(maggio 2012).
Attestato di pubblica benemerenza al merito civile
“Con encomiabile slancio si adoperava nella difficile rimozione di fango e detriti da larghe zone devastate da un calamità naturale"
(Firenze - 1966)