La Bandiera dell'Arma del Genio è stata concessa per Regio Decreto il 23 dicembre 1900.
Affidata in custodia all'Ispettore dell'Arma, passa in custodia alla "brigata" del genio (battaglione di allora) più anziano della piazza di Roma.
Nel secondo dopoguerra la Bandiera è affidata alla custodia della Scuola del Genio.
La Bandiera è insignita delle seguenti decorazioni:
Ordine Militare d'ItaliaDecreto 27 gennaio 1937
Durante la preparazione della Campagna e nel corso delle operazioni, con perizia pari alla tenacia ed al valore, in ogni campo della sua attività, dalle retrovie sino a confondersi con i fanti sulle primissime linee dava largo contributo alla vittoria e apriva nuove vie alla millenaria civiltà di Roma (guerra italo-etiopica, 3 ottobre 1935 - 5 maggio 1936).
Medaglia d'Oro al Valor MilitareDecreto 5 giugno 1920
Tenace, infaticabile, e modesta, scavando la dura trincea, o gittando per ogni ponte una superba sfida al nemico, riannodando sotto l'uragano del ferro e del fuoco i tenui fili onde passa l'intelligenza regolatrice della battaglia, lanciandosi all'assalto in epica gara coi Fanti, prodigò sacrifici ed eroismi per la grandezza della Patria (Campagna di Guerra 1915 - 1918)
Medaglia d'Oro al Valore dell'EsercitoDecreto 18 maggio 1977
Fedele alle tradizioni di silente operosità e nel segno di una generosa solidarietà, al verificarsi del sisma tellurico che devastava la Regiune del Friuli, rispondeva al disperato appello delle sue popolazioni intervenendo tempestivmente sin dal primo momento e senza interruzione, con la quasi totalità degli uomini e dei mezzi disponibili nell'area epicentrica. Scavando e sgombrando macerie, riusciva a salvare numerose vite umane; realizzando ommediati e complessi collegamenti rendeva possibili e più agevoli l'organizzazione dei soccorsi ed il contatto costante con le popolazioni colpite; montando rapidamente ponti m,etallici, ripristinava la viabilità su rotabili di vitale importanza; rimuovendo frane ingenti, permetteva il transito per località isolate; con la sistematica demolizione degli edifici irreparabilmente denneggiati, il puntellamento di quelli lesionati e l'organizzazione di tendopoli, vreava possibili condizioni di vita ai sopravvissuti. Avuto successivamente l'incarico di provvedere per il provvisorio ricovero dei senzatetto, si sottoponeva a durissimi periodi di lavoro in zone isolate, impervie e fortemente innevate riuscendo a portare a terine il programma alla scadenza prefissata.
Meritava così l'ammirata riconoscenza di tuttii Friulani, ai quali infondeva forza e fiducia per la ricostruzione della loro terra straziata. (Terremoto del Friuli - 1976).
Medaglia d'Oro al Valore dell'EsercitoDecreto 28 novembre 1996
Per l'elevato impegno profuzo e per la perizia dimostrata dal personale dell'Arma del Genio, nella difficile opera di bonifica del territorio da ordigni esplosivi, svolta a favore delle popolazioni nel corso delle missionin internazionali a cui l'Esercito ha partecipato, così come più volte dimostrato in territorio nazionale nel secondo dopoguerra.
Medaglia d'Argento al Valor MilitareDecreto 19 gennaio 1913
Per i distinti servizi resi dall'Arma nella campagna di guerra in Libia.
1911 - 1912
Medaglia di Bronzo al Valor MilitareDecreto 31 dicembre 1947
Durante l'intera campagna italo - greca, in territorio impervio e tra ogni più dura avversità di elementi, ancora una volta tenace, infaticabile, eroica per spirito di sacrificio e di abnegazione e per appassionata dedizione, assolveva in pieno tutti i compiti, combatteva tra i fanti. A nessuna seconda per audacia, per indomito valore, per fervore di energie, di opere, di sacrifici: esempio e promessa di gloria sempre maggiori (fronte greco - albanese, 28 0ttobre 1940).
Medaglia d'Oro al Valore CivileDecreto 25 settembre 1996
In occasione di gravi eventi alluvionali, interveniva prontamente con uomini e mezzi nelle aree sinistrate e con encomiabile slancio di solidarietà e spirito di sacrificio approntava una preziosa opera di soccoro delle popolazioni civili, prodigandosi incessantemente sin dalle prime ore per il salvataggio di molte vite umane. Con ininterrotta e imane fatica, in condizioni meteorologiche particolarmente avverse e in situaizoni di estrema difficoltà, allestiva tendopoli per i senzatetto e consentiva il ripristino della viabilità, e delle comunicazioni. Dando prova, ancora una volta, di altissima professionalità, di eccesionale abnegazione e di elevate capacità tecniche, contribuiva al graduale ritorno alla normalità, riuscendo così a dare confronto e fiducia ai cittadini, duramente colpiti negli affetti e nei beni. (Val Padana, novembre 1994).
Medaglia d'Oro al Merito CivileDecreto 10 marzo 2004
Nel solco di una consolidata tradizione di interventi a favore della collettività, l'Arma del Genio è da oltre cinquant'anni costantemente impegnata con spirito di sacrificio e abnegazione in soccorso delle popolazioni in difficoltà. I quotidiani interventi portati a termine, con coraggio e sprezzo del pericolo per la bonifica del territorio da ordigni esplosivi e da residuati bellici, nonché la meritoria opera svolta a sostegno della società nel corso di calamità naturali o a prevenzione delle stesse hanno contribuito a fornire al Paese elevato senso di sicurezza e di conforto. In particolare in tali attività, spesso caratterizzate dalla estrema complessità dell'intervento e dalla concreta situazione di rischio della vita, il personale dell'Arma del Genio si è sempre fatto apprezzare per l'indiscussa professionalità, l'elevato altruismo, il notevole senso del dovere e la instancabile abnegazione profusa. Con la Sua meritoria opera diretta ad impedire o diminuire il danno di un grave disastro pubblico o privato, ha accresciuto e rinnovato il patrimonio delle virtù civiche proprie dell'Esercito Italiano, ispirando sentimenti di profondo rispetto e riconoscenza di tutta la Nazione. (Aprile 1945 - Dicembre 2003 / Territorio nazionale)
Medaglia d'Oro di BenemerenzaDecreto 5 giugno 1910
Si segnalò per operosità, coraggio, filantropia e abnegazione nel portare soccorso alle popolazioni funestate dal terremoto del 28 dicembre 1908.