Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 5 marzo 1949
Erede e custode di una fulgida tradizione del dovere e del sacrificio, il Corpo Automobilistico in circa cinque anni di dura lotta, non conobbe mai sosta, e dall'esempio dei propri caduti, trasse impulso per nuovi ardimenti preparò nuovi mezzi per l'impari lotta e combatté con i fanti ed artiglieri. Generosamente pagò largo contributo di sangue nelle piste sabbiose dell'Africa, della steppa del fronte russo, in Albania, nelle riconquistate contrade d'Italia (Africa Settentrionale ed Orientale, Albania, fronte russo, guerra di liberazione: 10 giugno 1940 - 9 maggio 1945).
Medaglia di bronzo al Valor Militare
Decreto 1 febbraio 1937
Durante la campagna svoltasi in aspro territorio di montagna quasi privo di strade, seppe con elevato senso del valore e con sacrificio solo sopportabili con la più ferrea disciplina e il più alto spirito di patriottismo, assolvere i più difficili compiti.
Ricorrendo anche al combattimento e segnando con il proprio sangue la via alle autocolonne, recava ai camerati quanto loro occorreva per vivere e combattere. (Guerra Italo-Etiopica, 3 ottobre 1935 - 5 maggio 1936).
Croce di guerra al Valor Militare
(in commutazione di Encomio Solenne del 1° novembre 1920) - Decreto 26 dicembre 1963
Per l'attività, la perizia e l'abnegazione con cui portò alle battaglie il rombo dei suoi infaticabili motori, dando valido concorso alle truppe combattenti nel conseguimento della vittoria. (Trentino, maggio - giugno 1916 - Piave, giugno 1918).
Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito
Decreto 11 dicembre 1981
In occasione del terremoto che il 23 novembre 1980 ha colpito le regioni Campania e Basilicata, il Corpo Automobilistico dell'Esercito interveniva con tempestività ed efficacia nelle zone sinistrate con circa duemilaottocento uomini tra ufficiali, sottufficiali, autieri e personale civile specializzato e un parco di duemilasettecentocinquanta automezzi comuni e speciali, effettuando circa duemilioni e 300.000 km per complessive 7.855 missioni. A partire dal 24 novembre organizzava, inoltre, un Centro Logistico Regionale che provvedeva all'immagazzinamento di ingenti quantitativi di materiali di soccorso affluiti dal territorio nazionale e dall'estero ed al loro successivo smistamento nelle località disastrate dall'immane catastrofe. Il rapido intervento del Corpo Automobilistico, lo spirito di sacrificio e di abnegazione del suo personale, l'altissimo senso del dovere e l'elevata perizia dimostrati dal personale specializzato, per assicurare l'efficienza dei mezzi, e dai giovani autisti di leva, chiamati alla guida di giorno e di notte, in condizioni di viabilità precaria ed in situazioni ambientali estremamente proibitive, davano una dimostrazione di grande generosità e di efficienza operativa che consentivano di: trasportare prefabbricati, containers, roulottes e 12.000 tonnellate di materiali di prima necessità; evacuare intere popolazioni dalle zone più devastate; sgomberare feriti gravi sugli ospedali civili e negli aeroporti per il successivo ricovero in luoghi di cura attrezzati; recuperare e trasportare masserizie; fornire sostegno logistico a tutti i reparti affluiti nella vasta area di intervento. Altissimo esempio di virtù militari e civili, di elevate capacità tecniche, di generoso e coraggioso altruismo che riscuoteva incondizionato plauso, viva ammirazione e profonda gratitudine delle Autorità civili e delle popolazioni soccorse, contribuendo così ad elevare il prestigio dell'Esercito.
Province della Campania e della Basilicata, 23 novembre 1980 - 31 marzo 1981
Croce d'argento al Merito dell'Esercito
Decreto 19 maggio 1993
Depositario ed erede di una tradizione ormai quasi secolare di efficienza, sacrificio silenzioso e dedizione al dovere il Corpo Automobilistico - nell'ambito di un intervento disposto dalla comunità internazionale a favore della popolazione albanese - forniva un contributo essenziale al contingente italiano impegnato nell'aiuto ad un paese provato da sconvolgimenti socio-politici e da una precaria situazione economica. In tale contesto il Corpo ha svolto un'incessante attività umanitaria, contribuendo al pieno successo della missione ed al rafforzamento del ruolo internazionale dell'Italia. Dava prova, in tali circostanze, ancora una volta, di elevata professionalità, doti umane e generoso impegno nel solco di una consolidata tradizione, rinnovando il prestigio del Corpo e della sua Bandiera. Albania, 18 settembre 1991 - 20 marzo 1993
Sulla bandiera del Corpo sono anche le ricompense concesse ad unità disciolte e non più ricostituite:
Medaglia d'argento al Valor Militare
Decreto 5 marzo 1949
Per oltre due anni di mostrò una efficiente compatta unità di messi e di uomini fusi in unica volontà di vittoria, affrontando con incrollabile fede e con tenace valore ogni alterna vicenda del fronte africano. Con titanico lavoro, a contatto del nemico, forgiò nuovi mezzi per la immane lotta del fronte marmarico, combattendo con artiglieri e fanti, precedendo, a volte, truppe operanti, garantendo la tempestività dei rifornimenti per la continuazione della lotta e dando generosamente largo contributo di sangue. (Africa Settentrionale, 1° novembre 1940 - 25 gennaio 1943). (al 12° Autoraggruppamento)
Croce di Guerra al Valor Militare
(in commutazione di Encomio Solenne) - Decreto 26 dicembre 1963
Per gli importanti servizi resi durante la campagna di Libia dai componenti della compagnia percorrendo arditamente sugli autocarri terreno insidioso e spesso infestato dal nemico. (Campagna di Libia, 21 dicembre 1913). (Alla Compagnia Autonoma della Tripolitania)
Croce di Guerra al Valor Militare
Decreto 7 aprile 1938
In otto mesi di operazioni in territorio sprovvisto di strade e con piste quasi completamente impraticabili, con elevato senso del dovere e con sacrifici solo sopportabili con ferrea disciplina ed alto spirito, assolveva ai più difficili compiti.
Partecipando di frequente ai combattimenti, segnava col sangue la via alle autocolonne, recando ai combattenti di prima linea il fabbisogno necessario per vivere e combattere. (Africa Orientale, ottobre 1935 - aprile 1936). (All'Autogruppo dell'Eritrea).
Croce di Guerra al Valor Militare
Decreto 27 ottobre 1950
In cinque mesi di aspra campagna sul fronte albano-greco e albano-jugoslavo, superando ogni ostacolo, faceva fronte in ogni momento, nonostante il numero inadeguato di automezzi, a tutte le necessità, sia di carattere operativo che logistico. Mercé l'entusiastica fede dei suoi uomini che, in ogni circostanza incuranti della offesa nemica e di ogni disagio, scrivevano numerose pagine di romana virtù, fu possibile l'attuazione completa della manovra e lo sfruttamento del successo che portò la Bandiera d'Italia in territorio nemico. Dava così prezioso contributo al raggiungimento della Vittoria. (Albania, dicembre 1940 - aprile 1941). (al 10° Autoraggruppamento di Manovra)