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I reggimenti di fanteria più anziani del nostro Esercito, riallacciano le loro tradizioni ai reparti della fanteria sabauda le cui prime unità organiche nascono nel 1619 sotto Carlo Emanuele I.
Soltanto nel 1664 sei reggimenti saranno stabilmente ordinati e denominati come le provincie dello stato ad eccezione delle "Guardie".
Nel 1798 a seguito della occupazione francese Carlo Emanuele IV scioglie dal giuramento le truppe. Le unità nazionali saranno ricostituite dopo il 1814 che arriveranno ad essere 24 nel 1848.
L'Arma di Fanteria, formata dai Granatieri e dalle unità di linea, si sviluppa progressivamente aprendosi a nuove specialità. Nel 1836, da un'intuizione del Cap. La Marmora, nascono dai Granatieri i Bersaglieri. Nel 1872 è la volta di Giuseppe Perrucchetti con gli Alpini e bisogna aspettare il 1920 per la Fanteria Carrista.
Fra il 1938 ed il 1939 nascono le prime unità Paracadutisti e soltanto nel 1950 si affacceranno alla ribalta i Lagunari, specialità più giovane dell'Arma.
Negli anni settanta apparvero le dizioni d'arresto, motorizzata e meccanizzata per meglio definire la peculiarità dei battaglioni che si chiamavano esclusivamente di fanteria se addetti all'addestramento delle reclute.
Dopo l'assegnazione della specialità Carrista all'Arma di Cavalleria, la Fanteria allinea le specialità Granatieri, Bersaglieri, Alpini, Paracadutisti e Lagunari. I suoi reggimenti sono ordinati su Comando di Reggimento e Compagnia Comando, un battaglione su tre compagnie fucilieri, una mortai ed una controcarri.