Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 15 febbraio 1949
Durante la seconda guerra mondiale, culminata in epiche lotte per la librazione del territorio nazionale, perpetuando gloriose tradizioni, operò in piena fraternità con le Armi combattenti, in territori impervi, fra dure avversità di clima, in tragiche situazioni determinate dalla schiacciante superiorità avversaria. Presente in tutti i settori operativi, assolse con feconda operosità con elevato senso di cameratismo e spiccato spirito di sacrificio i compiti logistici affidatigli, concorrendo decisamente ad alimentare audaci offensive e tenaci difese alle quali non esitò ad intervenire direttamente con i suoi uomini in emula gara coi reparti combattenti. Ligio alle leggi dell'onore militare diede largo tributo di sangue contro l'aggressore tedesco, partecipando efficacemente alla guerra di liberazione del suolo nazionale (10 giugno 1940 - 9 maggio 1945 - Al Servizio di Commissariato)
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 27 maggio 1952
In tutte le campagne di guerra e particolarmente durante la seconda guerra mondiale e quella di liberazione, assicurava con perizia e tenacia, il funzionamento amministrativo e contabile per le unità mobilitate, alle quali con ammirevole spirito di abnegazione si affiancava fino alle prime linee contribuendo, col sacrificio e col valore a tenere in grande onore il prestigio delle Armi italiane (Africa Settentrionale ed Orientale, Albania, Fronte Russo, Guerra di Liberazione, 10 giugno 1940 - 9 maggio 1945 - al Servizio di Amministrazione).
Croce di Guerra al Valor Militare
Decreto 26 marzo 1963
Per le benemerenze acquistate nella campagna di guerra in Libia (1911-12) (al Corpo di Commissariato).
Croce di Guerra al Valor Militare
Decreto 26 dicembre 1963
Trentino, maggio - giugno 1916 - Piave, giugno 1918.
Croce di Guerra al Valor Militare
Decreto 26 marzo 1963
Decreto 26 marzo 1963 Per l'opera alacre ed intelligente prestata durante la guerra nella quale, animato da fervido sentimento di cameratismo verso le Armi combattenti, dimostrò spirito di abnegazione e profondo sentimento del dovere nell'organizzazione e nel funzionamento dei servizi affidatigli (1915-18 - al Corpo di Commissariato).
Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito
Decreto 11 dicembre 1981
Decreto 16 giugno 1985
In occasione del terremoto che il 23 novembre 1980 ha colpito le regioni Campania e Basilicata, il Corpo di Amministrazione interveniva con tempestività con 68 Ufficiali, 78 Sottufficiali, 14 Allievi Ufficiali di Complemento e 121 Allievi Specializzati facenti parti della Scuola Militare di Commissariato e Amministrazione di Maddaloni e delle varie Unità inviate nelle zone terremotate fornendo un contributo determinante alla generale opera di soccorso alle popolazioni colpite dalla disastrosa calamità. In condizioni di oggettivo pericolo per le estese distruzioni e le incombenti possibilità di crolli, operava con il proprio personale dando prova di altissimo spirito di sacrificio e di profondo senso di solidarietà umana nel somministrare i primi aiuti ed infondeva in tal modo fiducia e conforto ai sinistrati duramente colpiti nei beni e negli affetti.
Interveniva, inoltre, per salvare vite umane rimaste sepolte dalle macerie, recuperare salme e provvedere alla loro inumazione, rimuovere macerie per riattivare i più importanti ed urgenti servizi di urbanizzazione. Terminata l'esigenza iniziale, il Corpo di Amministrazione ha continuato a prestare con massima disponibilità e professionalità una efficace partecipazione ed un valido supporto sia nelle attività di normalizzazione del dopo sisma sia nel recupero e approntamento dei mezzi da impiegare in occasione di eventuali futuri eventi calamitosi. L'elevata compattezza morale, l'efficienza operativa, l'altissimo senso del dovere ed il nobile spirito di solidarietà dimostrati da personale del Corpo di Amministrazione nella vasta zona di operazione, riscuotevano ampi riconoscimenti dalle Autorità locali, ammirazione e riconoscenza dalle popolazioni soccorse, conferendo rinnovato lustro e prestigio alla Istituzione, al Corpo medesimo ed alla sua Bandiera. (Province della Campania e della Basilicata, 23 novembre 1980 - 31 marzo 1981 - al Corpo di Commissariato).
Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito
Decreto 16 giugno 1985
In occasione del terremoto che il 23 novembre 1980 ha colpito le regioni Campania e Basilicata, il Corpo di Commissariato interveniva con immediatezza, tempestività ed efficacia, con un imponente complesso di uomini e mezzi, affluiti in rinforzo da tuta Italia, fornendo un contributo determinante alla generale opera di soccorso alle popolazioni colpite dalla disastrosa calamità. La sua opera condotta con altissimo spirito di sacrificio e profondo senso di solidarietà umana, vedeva impiegati quadri e militari di leva senza sosta ed in condizioni ambientali estremamente difficili per le avversità atmosferiche, il susseguirsi di scosse telluriche, l'incalzare delle richieste di soccorso e consentiva di assicurare, oltre che il completo sostegno logistico a tutte le unità operanti in zona, ricoveri in tenda, pasti caldi ed i necessari generi di vettovagliamento e di equipaggiamento ai sinistrati. Con coraggiosa generosità e sprezzo dell'incolumità personale interveniva, inoltre, per salvare vite umane rimaste sepolte dalle macerie, recuperare salme e provvedere alla loro pietosa inumazione, rimuovere macerie per riattivare i più importanti ed urgenti servizi di urbanizzazione. L'elevata compattezza morale, l'efficienza operativa, l'altissimo senso del dovere ed il nobile spirito di solidarietà dimostrati dal personale del Corpo di Commissariato nella vasta zona di operazione, riscuotevano ampi riconoscimenti dalle Autorità locali, ammirazione e riconoscenza dalle popolazioni soccorse, conferendo rinnovato lustro e prestigio alla Istituzione, al Corpo medesimo ed alla sua Bandiera (Province della Campania e della Basilicata, 23 novembre 1980 - 10 gennaio 1981 - al Corpo di Amministrazione).
Croce d'Argento al Merito dell'Esercito
Decreto 24 novembre 1993
Conferendo ammirevole concretezza agli ideali del proprio motto "Tenacia, Sacrificio et Virtute", il Corpo di Amministrazione dell'Esercito, attraverso la valida partecipazione di propri Ufficiali nelle missioni d'oltremare, ha concorso, vigorosamente, a realizzare, in una cornice di sicurezza e di certezza giuridica, supporti logistici ed amministrativi idonei a fronteggiare le molteplici emergenze dei mutevoli scenari operativi. In siffatte situazioni d'eccezione - fra le macerie, la disperazione e i morti di Beirut, tra le martoriate popolazioni curde, nella disastrata economia albanese, nella dilaniata Somalia, nell'inquieto Mozambico - gli ufficiali del Corpo sono stati sempre presenti nei vari Contingenti, determinando, con sapienza professionale, duttile capacità organizzativa, coraggio di assumersi oneri e responsabilità, condizioni favorevoli per l'assolvimento del compito operativo dei Comandanti e delle truppe. In virtù di tale significativa azione propulsiva, arricchita di una modalità comportamentale capace, all'occorrenza, di modularsi anche nel disimpegno, pronto ed efficace, di compiti squisitamente operativi, il Corpo di Amministrazione, rinvigorendo l'apprezzamento e la stima di cui gode in ambito istituzionale, ha contribuito - esaltando, con altissimo senso del dovere, i principi etici ed i valori morali che costituiscono la "regola" che presiede ad una scelta di vita - ad accrescere il prestigio ed il lustro dell'Esercito Italiano. (Libano, Kurdistan, Albania, Somalia, Mozambico; aprile 1982 - marzo 1983 - al Corpo di Amministrazione).
Croce d'Argento al Merito dell'Esercito
Decreto 3 ottobre 1994
Animato da forte spirito e da profondo senso della disciplina, il Corpo di Commissariato ha saputo impegnarsi, in ogni circostanza, senza risparmio di mezzi e di uomini in tutti gli interventi "fuori area" che, di recente, hanno visto interessare le Forze Armate italiane, concorrendo, in tal modo, a difendere e riaffermare in Albania, in Somalia ed in Mozambico i principi basilari dello Stato legittimo. Tale concorso, che si è concretizzato in ogni occasione in un supporto insostituibile, reale, efficiente e dinamico allo strumento logistico dei Contingenti impiegati, non è stato rivolto soltanto alla F.A. ma ha consentito, più volte, di portare conforto anche alle popolazioni locali superando differenze di lingua, di razza, di religione. Tenendo, dunque, fede ad una storica tradizione il Corpo di Commissariato, nel rispetto del suo motto "Praevidet ac providet", ha rinnovato e vivificato il perpetuo valore che circonda l'istituzione e la sua Bandiera (Albania, Somalia, Mozambico, 1991 - 1994 - al Corpo di Commissariato).
Medaglia d'Oro al Merito Civile
Decreto 29 maggio 1973
Nella sua secolare attività, il Servizio di Commissariato dell'Esercito ha costantemente fornito alta testimonianza della propria vocazione umanitaria a vantaggio della comunità, prodigandosi senza risparmio di uomini e di mezzi in occasione di catastrofi e calamità naturali. Alle popolazioni colpite e demoralizzate, ha sempre assicurato, con generoso slancio ed elevato spirito di sacrificio, la solidarietà ed il conforto del proprio premuroso e sollecito soccorso, dando luminoso esempio di profonda abnegazione e di eccezionale altruismo. (1873 - 1973 - al Servizio di Commissariato dell'Esercito).
Medaglia d'Argento al Merito della Croce Rossa
Decreto 6 febbraio 1944
In segno di gratitudine per la fervida e fattiva collaborazione data, in guerra e in pace, alla Croce Rossa Italiana, per i suoi fini e per le sue opere, con alto sentimento di solidarietà e di cameratismo". Roma, 1 marzo 1928 (al Corpo di Amministrazione).