
"Come folgore sempre e dovunque"
Il primo reparto di artiglieria paracadutisti si costituisce ufficialmente il 28 agosto 1941 a Tarquinia (VT); si tratta del I Gruppo di Artiglieria Paracadutisti da 47/32.
L'unità sarà seguita dal II Gruppo il 15 gennaio 1942 e completata il 10 marzo 1942 dal III Gruppo, dalla batteria servizi reggimentale e dal Comando di Reggimento prendendo la denominazione di Reggimento Artiglieria per Divisione Paracadutisti nella quale è inserito.
Il Reggimento dispone di 24 pezzi controcarro da 47/32 in ragione di 8 per gruppo (due batterie per gruppo ciascuna su 4 pezzi).
Il 27 luglio 1942, con l'impiego africano della Divisione, il reggimento diviene 185° Reggimento Artiglieria "Folgore". I suoi pezzi vengono disseminati nei centri di fuoco delle compagnie paracadutisti riarticolandosi prima su due gruppi su tre batterie ciascuno, quindi, con spirito tutto italiano, costituendo con materiale di "recupero" una settima batteria, mai ufficializzata, ma tenace quanto le altre sei. Rinforzato da artiglierie di vario calibro delle divisioni "Pavia" e "Trieste", affronta lo scontro di El Alamein e, nell'impari lotta contro le soverchianti forze dell'8^ Armata britannica, il 185° seguendo le sorti della Divisione, scompare dai ruolini del Regio Esercito l'8 dicembre 1942.
Il 1° luglio 1958 su disposizione dello Stato Maggiore, si ricostituisce in seno al 1° Gruppo Tattico Paracadutisti una Batteria di Artiglieria da Campagna Paracadutisti armata di quattro pezzi da 105/14, obice che seguirà la vita del reparto fino al 2000.
Il 1° giugno 1963 la Batteria diviene Gruppo su due batterie obici e Reparto Comando di Gruppo e, il 16 dicembre 1966, riceve in custodia la Bandiera di Guerra del 185° Reggimento.
Dal 1° ottobre 1975 riprende la numerazione del Reggimento divenendo 185° Gruppo Artiglieria da Campagna Paracadutisti "Viterbo" ed il 2 dicembre del 1975 costituisce la 3^batteria obici del gruppo passando a contare quattro batterie (1^ Draghi, 2^ Le Aquile, 3^ Diavoli, BCS Leoni) con 18 pezzi.
Nel 1981 riceve in dotazione 18 mortai da 120mm ad anima liscia e da quel momento è l'unico reparto dell'artiglieria italiana ad operare con doppio armamento.
Il 1° luglio 1988 si costituisce la batteria di autodifesa controaerei stinger (Scorpioni) portando le batterie del Gruppo a cinque.
L' 8 settembre del 1992 il gruppo si riarticola in 1° Gruppo Artiglieria Paracadutisti entrando con le tre batterie obici/mortai e la sezione tiro e trasmissioni nel ricostituito 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti "Folgore" al quale fanno invece diretto riferimento la batteria comando e servizi e la batteria stinger. Nello stesso periodo porta il numero di pezzi ad 8 per batteria, per un totale di 24 obici e trasforma la "Sezione Tiro e Trasmissioni" in Batteria Tiro e Supporto Tecnico (Levrieri).
Al rientro dal ciclo operativo balcanico dell'inverno 99-00, nel quadro della riconfigurazione in unità per l'acquisizione obiettivi, il 31 agosto 2000 viene sciolta la batteria stinger e la batteria tiro e supporto tecnico ed il reggimento assume la denominazione di 185° Reggimento Artiglieria Terrestre (Paracadutisti Acquisizione Obiettivi) "Folgore".
Il 1° Gruppo Acquisizione Obiettivi allinea tre batterie di acquisitori che dal luglio 2003 sono affiancate dalla 4^ batteria LRRP (Long Range Reconnaissance Patrol) ereditata dal 9° reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin".
Successivamente le quattro batterie acquisizione obiettivi prendono stessa fisionomia e capacità.
Dal 2004, in virtù dei nuovi compiti, muta la denominazione in 185° Reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi "Folgore".
Nel corso del 2013, il reggimento viene ricostituito ex novo, quale unità di artiglieria paracadutisti, nella sede di Bracciano (RM).
L'attività "fuori area" del 185° nel dopoguerra, inizia con la prima Missione Oltremare dell'Esercito Italiano; nel 1982 una batteria di formazione del Gruppo partecipa alla Missione in Libano.
Per circa un decennio resterà l'unica attività svolta da reparti dell'esercito fuori dai confini. Ma gli anni novanta già bussano alle porte con il loro carico di novità tremende per la storia del Mondo e dell'Europa.
Nel 1991, nell'ambito della Missione Airone, il Gruppo concorre alla costituzione del Gruppo Tattico Paracadutisti inviando suo personale in Iraq. E' l'alba di un nuovo periodo storico per i reparti italiani che cominciano ad affacciarsi sulla ribalta internazionale.
Fedele al suo motto "Come Folgore Sempre e Dovunque" il 185° è la prima unità impegnata nell'operazione "Vespri" in Sicilia, e subito dopo segue il ciclo operativo della Somalia mantenendo sempre una batteria mortai presente nell'organico del contingente salvo rischierarsi al completo a turno con i reggimenti di arma base.
Quindi è la volta della ex Jugoslavia: il 185°, divenuto Reggimento è presente in tutte le missioni che coinvolgono la Brigata Paracadutisti, in Bosnia ed in Kosovo dove, per esigenze del Contingente, il 1° Gruppo del 185° riarma le sue tre batterie con l'obice semovente M 109 L.
Dal momento della riconfigurazione in unità di Acquisizione Obiettivi, Distaccamenti del reggimento hanno operato nei Balcani, in Afghanistan ed in Irak.