Il Polo di Mantenimento dei Mezzi di Telecomunicazione, Elettronici ed Optoelettronici (POLMANTEO) trae origine dall’Officina Radiotelegrafica ed Elettrotecnica del Genio Militare, costituita nel 1917, nella sede di Viale Angelico n. 19, come distaccamento del 3° Reggimento Genio (telegrafisti), da cui venne resa autonoma dal 1° luglio 1918, con Decreto Ministeriale 1° giugno 1918, n. 903.
L’Officina doveva provvedere alla costruzione e alla provvista del materiale radiotelegrafico necessario all’Esercito, che fino a tutto il 1917, erano stati provveduti in parte dal laboratorio del 3° Reggimento Genio e in parte da un piccolo laboratorio del Battaglione Dirigibilisti.
La nuova Officina doveva assorbire queste due entità e far fronte alle esigenze dell’Esercito, sia con acquisti diretti dal commercio, sia con proprie lavorazioni.
L’Officina, con l’ordinamento provvisorio del Regio Decreto 20 aprile 1920, n. 451, viene collocata tra gli stabilimenti dipendenti dall’Ispettorato del Genio Militare.
Nel primo dopoguerra l’Officina fu incaricata di riordinare, riparare ed ammodernare il materiale esistente, proveniente dalla zone di guerra e successivamente, tra il 1922 ed il 1926 ebbe il compito di studiare nuovi tipi di stazioni militari campali ad onde persistenti.
Con l’ordinamento del Regio Decreto Legge 11 ottobre 1934, n. 1723, l’Officina viene collocata alle dipendenze del Servizio Studi ed Esperienze del Genio, assumendo, nel 1935, la denominazione di Officina Militare delle Trasmissioni.
Nel 1946, l’Ente assunse la denominazione di 21° Stabilimento Genio Militare, organo esecutivo del servizio Genio per la branca collegamenti con temporanee funzioni anche di centro di elaborazione della tecnica dei collegamenti.
Nel 1949, lo Stabilimento assunse la denominazione di 21° Stabilimento Collegamenti del Genio Militare. Le attività di studio del 21° vennero assunte dal neonato Centro Tecnico Militare delle Trasmissioni.
Nel 1953, lo Stabilimento assunse la denominazione di 21° Stabilimento Trasmissioni e, nel 1967 passò alle dipendenze della Direzione Generale Armi, Munizioni ed Armamenti Terrestri. Nel 1978 assunse la denominazione di Stabilimento Militare Materiali delle Trasmissioni.
Nel 2001, furono assegnate al Polo di Mantenimento dei Mezzi di Telecomunicazione, Elettronici e Optoelettronici anche le competenze nel settore ottico ed optoelettronico non facenti parte integrante di un Sistema d’Arma, fino a quel momento attribuite allo Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione di Roma.
Nel corso di oltre 100 anni dalla sua costituzione, l’Officina ha assunto diverse denominazioni e configurazioni fino a quella attuale di Polo di Mantenimento dei Mezzi di Telecomunicazione, Elettronici e Optoelettronici (POLMANTEO), ente dell’area tecnico-operativa del Ministero della Difesa, posto alle dipendenze del Comando Trasporti e Materiali del Comando Logistico dell’Esercito.