La reclusione militare affonda le proprie radici in epoca pre-unitaria
giacché può essere fatta risalire al 16 ottobre 1822 la data in cui
nella città di Genova veniva costituita la "Catena Militare" in
ottemperanza ad uno specifico "regio viglietto".
Il Comando
Organizzazione Penitenziaria Militare, nella denominazione originaria di
Comando degli Stabilimenti Militari di Pena, fu istituito con specifico
Decreto Ministeriale n. 242 in data 12 dicembre 1873 per riorganizzare
l’intero settore della reclusione militare con particolare riferimento
alla necessità di sviluppare l’attività di direzione su tutti le carceri
militari esistenti – che all’inizio del secolo scorso erano nel numero
complessivo di 13 istituti detentivi – e su un rilevante numero di
compagnie di disciplina, variabile di anno in anno, attive in quasi
tutte le unità della Forza Armata.
Il predetto Comando,
ricostruito nella sede storica di Gaeta nel 1949 dopo la sospensione
delle attività a causa degli eventi bellici del 2° conflitto mondiale, è
stato successivamente trasferito in quella di Sulmona ed infine
nell’attuale di Santa Maria Capua Vetere.
Dal 1873 ad oggi oltre
200.000 detenuti sono transitati per le carceri militari attive su tutto
il territorio nazionale. La storia di questo Ente, in sintesi, si è
intrecciata in maniera serrata con quella della nostra Nazione in un
continuo processo evolutivo organico proceduto di pari passo con le
mutate esigenze detentive.
L’Organizzazione Penitenziaria
Militare, oggi inquadrata nell’Organizzazione di Vertice della Forza
Armata, rappresenta l’unica realtà del genere in tutto il territorio
nazionale ed europeo, con competenze interforze e molteplici relazioni
interministeriali, che assolve il delicatissimo compito di assicurare le
detenzione del personale militare e di quello appartenente ai Corpi
Armati dello Stato a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Militare e
di quella Ordinaria. La ragione di tale particolare collocazione
organica è da individuare nell’eccezionalità ed assoluta unicità delle
funzioni svolte dall’Organizzazione che può essere definito l’Organo di
vertice nella gestione del trattamento penitenziario e dei detenuti
ristretti presso gli Istituti penitenziari militari.
Il 5 giugno
2008 lo Stato Maggiore dell'Esercito ha istituito il distintivo di
appartenenza per il personale effettivo all’Organizzazione Penitenziaria
Militare. A forma di scudo sannitico ha il bordo dorato su fondo bianco
e una banda rossa nel mezzo quali colori tradizionali della Regione
Campania. In cuore alla banda rossa è inserita l’Aquila color oro quale
simbolo di appartenenza allo Stato Maggiore dell'Esercito.