"Domino e domo"
Scudo: Interzato in palo. Nel primo troncato: a) d'azzurro alla muraglia cimata di tre torri, la centrale più alta, muraglia e torri merlate alla ghibellina, il tutto d'argento, aperte, finestrate e murate di nero, terrazzate di verde (Gorizia), b) di rosso alla croce d'oro; nel secondo d'argento alla burella d'azzurro posta in banda ed al torello furioso, troncato d'oro e d'azzurro; nel terzo troncato: a) partito, il primo fasciato di rosso e di argento di sei pezzi, il secondo di nero al braccio posto in palo rivestito del primo campo con la mano di carnagione sostenente una palla d'oro; sula partizione una spiga d'oro fogliata di verde di due pezzi (Cremona), b) d'oro all'aquila spiegata, di nero, sostenente una lepre al naturale, posta sotto un capo d'argento alla croce patente di rosso (Acqui), il tutto abbassato al capo d'oro col quartier franco d'azzurro caricato di un tridente d'Ucraina d'oro .
Ornamenti esteriori: sullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da nastri annodati nella corona, scendenti e svolazzanti in sbarra e in banda al lato dello scudo, rappresentativi delle ricompense al Valore. Sotto lo scudo su lista bifida d'oro, svolazzante, con la concavità rivolta verso l'alto, il motto
"Domino e domo".