
"Per ardua ardens"
Medaglia d'Oro al Valor MilitareDecreto 31 dicembre 1947
Sulla steppa arsa dal sole e sulla nuda gelida sponda del Don, i Gruppi Bergamo, Vicenza e Val Camonica per lunghi mesi si prodigarono con fiero sacrificio in diuturna gara di dedizione per concorrere in modo decisivo, col loro fuoco tempestivo ed infallibile e fino alla conclusione sempre vittoriosa, ad ogni combattimento degli intrepidi battaglioni alpini. Nelle durissime vicende del ripiegamento dal fronte del Don, compatti nella fede, tenaci pur nel tormento del gelo, della fame, degli stenti e della bufera implacabile, solcano con volontà sovraumana per centinaia e centinaia di chilometri la steppa nevosa e infida, stroncando col tiro micidiale dei pezzi, con titanico sforzo spinti a braccia, l'impeto di soverchianti forze nemiche, ne inchiodano i carri armati, ne smontano le artiglierie.
Dappertutto presenti, con indomito coraggio affrontano anche il sacrificio supremo pur di spezzare ogni nuovo ferreo cerchio avversario. Dopo undici battaglie, esaurite le munizioni, vinti dagli stenti i muli fedeli, ridotti nel numero a pugno di leggendari eroi, stremati da inenarrabii sofferenze, si affiancano ai resti gloriosi dei battaglioni alpini e in ripetuti assalti, lanciandosi all'arma bianca col disperato supremo furore di cui è tessuta la storia radiosa delle invincibili Fiamme Verdi, stroncano l'impeto nemico, ne contengono l'irruente avanzata, creano la premessa indispensabile alla ripresa ed aprono con essi l'ultimo più ostinato cerchio avversario che li vorrebbe togliere alla gioia di servire la Patria fino alla vittoria (Fronte russo - Medio Don, agosto 1942 - febbraio 1943).
Medaglia di Bronzo al Valor MilitareDecreto 9 giugno 1948
I lunghi mesi di lotta contro avversario agguerrito, aggressivo e tenace, tormentati dalle furie di aspra montagna invernale, i Gruppi Bergamo e Vicenza, in diuturna gara di dedizione, sempre dividendo il destino degli alpini del 5° e 6° reggimento nelle vicissitudini di lotta alternata ed ostinata, distaccatisi dai loro pezzi, con i moschetti e con le bombe, accorrevano in fraterno aiuto ai compagni di linea. Superata la crisi della prima difesa, giorno e notte vigili ai pezzi con i tiri violenti e micidiali fulminavano l'attaccante e ne stroncavano gli ostinati tentativi di sfondamento. Nell'ora della riscossa, lanciati con i battaglioni all'inseguimento del nemico in ritirata, superando difficoltà di ogni sorta, in varie giornate di marcia forzata e di lotta cruenta, concorrevano con il fuoco dei loro pezzi all'azione degli alpini cui aprivano il varco vittorioso eliminando la reazione dell'avversario, travolgendone le ultime resistenze e cooperando in modo decisivo al suo crollo totale (Fronte greco -14 novembre 1940-21 aprile 1941).