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Il Lagunare

​​​​​Il reggimento Lagunari “Serenissima”, con sede a Venezia, è l’unità di fanteria leggera con capacità anfibie dell’Esercito Italiano.
Prestarvi servizio significa entrare a far parte di una realtà in cui spirito di corpo, impegno, dedizione e rapporti umani rappresentano i principi fondamentali.

Per fare l'Ufficiale dei Lagunari si deve concorrere per l'Accademia Mil​itare di Modena​ mentre per diventare Maresciallo​, presso la Scuola Sottufficiali dell'Esercito di Viterbo​​, occorre partecipare al concorso per Allievi Marescialli.

I Lagunari di truppa ​sono invece Volontari​ cui si può diventare attraverso il concorso p​​er Volontario in Ferma Iniziale​.​​

Il compito delle unità lagunari si estrinseca in molteplici attività condotte nell’ambiente terrestre e anfibio. In particolare, il reggimento ha la capacità di assolvere una vasta gamma di compiti nelle tipologie di operazioni:

  • sviluppate in terreni fortemente compartimentati e urbanizzati;
  • caratterizzate da condizioni climatiche differenziate;
  • che richiedono elevata mobilità operativa e versatilità di impiego;​​
  • contraddistinte da tempi di esecuzione ristretti,

in attività di sostegno alla pace, sicurezza e combattimento.
Per entrare a far parte della specialità è necessario acquisire e mantenere elevate capacità operative, indispensabili per assolvere le missioni assegnate e per operare in contesti particolari ed esigenti quali l'ambiente terrestre, marino, lagunare e fluviale.
Sempre pronti, fisicamente preparati, ben addestrati, fortemente disciplinati, la truppa rappresenta il centro di gravità del reggimento Lagunari. Il volontario che aspira ad entrare a far parte della specialità viene sottoposto a rigorose prove selettive iniziali per accertare il possesso dei requisiti minimi fisici e caratteriali per poter svolgere le attività addestrative ed operative richieste al personale:

  • corsa piana 1500 m in un massimo di 8 minuti;
  • piegamenti sulle braccia: 15 in 1 minuto;
  • piegamenti alle parallele: 6 in 1 minuto;
  • salita alla fune: 4 m in 1 minuto e discesa controllata;
  • addominali: 30 in 1 minuto;
  • trazioni alla sbarra: 3 in 1 minuto;
  • salto in alto;
  • acquaticità: 2 vasche a nuoto da 25 m e sostentamento da fermo con le mani fuori dall'acqua per 30”;
  • discesa da struttura fissa di 6 m con la tecnica del fast rope;
  • salto su air pack da trampolino di 3 m.

Solo i volontari che superano le prove di selezione iniziali frequenteranno il corso di Qualificazione Anfibia – ancora più selettivo - che sviluppa le tecniche di ardimento e perfeziona le capacità del combattente dandogli la padronanza delle tattiche di combattimento anfibio e dell’impiego dei mezzi specialistici in dotazione (battelli, natanti, cingolati anfibi), istruendolo sulle norme di navigazione, sulla dottrina delle operazioni anfibie e sulle tecniche di primo soccorso e fornendogli nozioni di pianificazione e condotta di un colpo di mano anfibio.
Chi fallisce ha una seconda possibilità di conseguire il brevetto, mancata la quale dovrà lasciare il reparto, mentre i migliori potranno essere successivamente selezionati per diventare Esploratori Anfibi.