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Le Sedi

La Scuola Lingue Estere è dislocata su due sedi, rispettivamente una principale in Perugia ed una distaccata in Roma CECCHIGNOLA. Quest'ultima, ubicata all’interno della caserma ROSSETTI, è orientata prioritariamente alla formazione ed al testing del personale appartenente agli Enti della Capitale.

Il Complesso Monumentale di Santa Giuliana
Il monastero femminile cistercense di Santa Giuliana fu fondato a Perugia nel 1246 dal cardinale Giovanni da Toledo, grande promotore della riforma cistercense, ed approvato nel 1253 con una bolla di Innocenzo IV che concesse una particolare indulgenza a chi lo visitava.

Venne inizialmente abitato da “quaranta zitelle” nobili perugine (fanciulle che la ragion di stato aveva destinato alla vita monastica).
Fu uno dei complessi religiosi più ricchi della città. La chiesa a navata unica con capriate lignee, conserva al suo interno numerose tracce dell’antica decorazione e sull’arco trionfale sono ancora visibili resti di affreschi databili tra fine XIII sec. e inizio XIV.

Due affreschi staccati dal refettorio, databili al XIII secolo, furono inizialmente collocati sulla parete sinistra (Ultima Cena) e su quella absidale (Incoronazione della Vergine del Maestro del Trittico Marzolini). Attualmente trovano collocazione nel Chiostro Superiore. Sull’arco trionfale sono ancora visibili resti di affreschi databili tra fine Duecento e inizio Trecento.
Nel XIV secolo il monastero si arricchisce di nuovi insediamenti e possedimenti, amplia e migliora la sua architettura impreziosita da pitture della Scuola di Giotto e di Cimabue:
  • la facciata della chiesa con rivestimento geometrico in marmi bianchi e rosa e un portale gotico sormontato da rosone;
  • il campanile;
  • il magnifico chiostro (costituito da un porticato la cui volta è sorretta da ampie arcate bianche su pilastri ottagonali a strisce rosa e bianche sormontate da capitelli romanici figurati provenienti dal primitivo) è attribuito a Matteo Giovannello da Gubbio detto il Gattapone (1376) e costituisce uno dei più alti esempi di architettura cistercense in Italia.
Al centro del chiostro è collocato un pozzo la cui realizzazione è databile intorno al 1466.
Su gran parte del perimetro del chiostro è possibile ammirare le decorazioni realizzate in monocromia alternativamente in terra d'ombra (rossiccio) ed in terra nera o verde.
Nei riquadri superiori sono riportate scene della vita di Gesù, nei riquadri sottostanti invece sono raffigurate scene di vita monastica.

Il XV e XVI secolo rappresentano un periodo di crisi della Chiesa ed il monastero si mette in cattiva luce per la sua decadenza morale e soffre lunghi periodi di chiusura.
Nel 1567, ritenuto uno dei complessi di clausura più dissoluti dell’Umbria, fu tolto alla giurisdizione cistercense e trasferito sotto l’autorità del vescovo di Perugia.
Da allora cominciò un periodo di decadenza - il complesso fu più volte ristrutturato (XVI, XVIII secolo). Nel 1750 la chiesa di Santa Giuliana, quasi in rovina, viene restaurata e riconsacrata.

Nel periodo della rivoluzione francese gli ordini religiosi vengono soppressi ed i beni confiscati; il monastero fu spogliato di tutti gli arredi, la chiesa fu ridotta a magazzino del sale, poi a granaio ed infine a maneggio.

Nel 1816 la chiesa nuovamente restaurata, viene nuovamente riconsacrata ma il convento, come tale, sta per scomparire.

Gli aneliti di libertà risorgimentali spingono alla resa le truppe pontificie e nel 1863 con decreto ministeriale l'antica Abbazia Cistercense viene convertita in ospedale militare.

La posizione baricentrica rispetto all’Alto Lazio, l‘Umbria e le Marche consentono al nosocomio militare di svolgere un’importante ed efficace attività sanitaria durante i due conflitti mondiali.

La Chiesa di Santa Giuliana viene ulteriormente restaurata nel 1936. La messa di consacrazione viene celebrata il 06 giugno 1936 dal 1° Ordinario Militare per l’Italia.
Nel 1993, infine, l’Ospedale Militare lascia il posto alla Scuola Lingue Estere dell’Esercito.​