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Commenti facebook post terremoto 1976

​​​​​​Alba Furiasse Abitavo a Porto Recanati (MC) al 14° piano. Tutto incominciò a dondolare, le ante dei pensili sbattevano, i lampadari oscillavano e non finiva più. Subito dopo la notizia della grande tragedia!

​​​​​​Anna Picucci Ricordo che, quando comincio' tutto a tremare, nostro padre ci raduno' sotto la trave maestra e li' ci tenemmo stretti per tanto tanto tempo. Da allora imparai che, in caso di terremoto, le scale sono pericolose e che bisogna individuare dentro casa la trave portante e li' sotto ripararsi. A Belluno si sentì veramente forte.

​​​​​​Giovanni Rotondella anche io ero in Friuli subito dopo il terremoto. Esperienza forte che mi porto dentro in seguito sono stato anche a quello in Irpinia. La delusione che di quello che si è discusso nei vari direttivi sul posto, nulla è stato realizzato. Infatti l'ultimo successo a L' Aquila ha mostrato le stesse mancanze.

​​​​​​Lorenzo Bistocco onore e gloria ai soldati che intervennero dopo il terremoto del Friuli un pensiero speciale alla popolazione del Friuli persone che non si sono date per vinte ma hanno combattuto e si sono rialzate.

​​​​​​Claudio Luraschi Avevo tredici anni ma ricorderò sempre la frase di un anziano che alla domanda di un giornalista "cosa chiedete allo Stato x ricostruire?" rispose: "dateci il cemento che i mattoni li abbiamo già noi"

​​​​​​Ivana Zanardi Io ero in Friuli abitavo a san Vito Tagliamento mio marito è stato un ufficiale carrista quella sera di maggio me la ricorderò per sempre ancora 2 secondi ed eravamo tutti sotto le case però quella di settembre non scherzava.

​​​​​​Daniele Grana Quella sera ero in servizio presso il distaccamento Vigili del fuoco di Spilimbergo, furono momenti drammatici e in pochi minuti mi trovai a lavorare nel crollo di un edificio a Pinzano sul posto lavoravano squadre di militari di stanza in quella zona e insieme si lavorava per lo stesso obbiettivo, ripensato a quei momenti sono fiero di avere avuto a fianco persone così motivate.

​​​​​​Ugo Panzetta Sono un figlio di un sottufficiale dell'esercito italiano il cui incarico era marconista-radiofonica e quella sera non posso dimenticarla. Abitavamo a Brescia e si sentì molto bene il terremoto, dopo una ora circa arrivò una telefonata che avvisa del terremoto in Friuli e di prepararsi che forse bisognava partire. Due ore più tardi passarono a prenderlo...... Un saluto a tutti i friulani.

​​​​​​Mirco Puleo a quel tempo la leva temperava lo spirito e quel temperamento ha permesso di affrontare la tragedia con spirito e coraggio...

​​​​​​Paolo Basso Io, da buon Friulano, mi sono sorbito tutte le scosse, da maggio in poi, anche se in zona abbastanza sicura ! Sono attimi che non si possono dimenticare, ma l'indomani la mia gente era già al lavoro ! Orgoglioso della mia terra, orgoglioso della mia gente ! Fuarce Friûl !!!!

​​​​​​Roberto Piscaglia Ci ho fatto il militare 10 anni esatti dopo. A differenza di altre realtà italiane la ricostruzione è stata tale da sembrare non essere mai avvenuto un terremoto ! Onore comunque a chi ha operato in quelle zone anche indirettamente. Tra questi vi era il mio ex prof. Di costruzioni all'Istituto per Geometri che ho frequentato anni dopo.

​​​​​​Giuseppe Alberio Io c'ero l'ho vissuto di presenza allora ero militare e mi trovavo in caserma con altri militari. Guardavamo un film intitolato ..I Quattro Dell'ave Maria con Bud Spencer e tenente Hill. Tutto s' è svolto in pochi secondi.....scena muta x pochi attimi poi il fuggi fuggi generale......comunque sono stati attimi di vero panico ......non si augura a nessuno di viverlo...la caserma.

​​​​​​Giuseppe Alberio La caserma era chiamata "Gotti "a Vittorio Veneto. nell'occasione se qualche compagno di 'Naia mi riconoscesse sarei ben lieto di risentire. Potrei continuare x un bel po' ricordo con affetto e spero che sia in vita il maresciallo maggiore Mario Michetti un amico oltre il grado che aveva un ciao a tutti.

​​​​​​Susanna Vitagliano All'epoca mio papà era tenente colonnello artiglieria pesante 52^ reggimento e, coi suoi amici e colleghi, da Brescia é andato ad aiutare. Grandi! Bravissimi! Non soltanto mio papà, ma ovviamente tutto l'Esercito Italiano!

​​​​​​Patrizia Riva Che bruttissimo ricordo. Mi svegliarono per dirmi quello che stava succedendo e il mio cuore impazzì. Non riuscivamo a metterci in contatto da Taranto per sapere se una persona era viva. Ancora oggi ricordo la disperazione. Solo tramite centralino militare il giorno dopo avemmo notizie.

​​​​​​Gabriele Giovannini​​ Pioniere della CRI a Grado a dare supporto agli sfollati nonostante fosse l'anno della maturità. Ero accasermato con un reparto dei Lancieri di Novara. Gli sfollati erano di Villa Santina.