"Impervia cedant"
Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito
Decreto 11 dicembre 1981
Impiegato in operazioni di soccorso alle popolazioni del Friuli duramente colpita dal grande sisma del 6 maggio, si prodigava tempestivamente con elevato coraggio e non comune senso di abnegazione per più giorni, nell'opera di rimozione delle macerie, riuscendo a salvare numerose persone rimaste sepolte dai crolli. Con il rapido montaggio di ponti metallici ripristinava la viabilità per alcune località rimaste isolate; con il sistematico programma di demolizione di edifici gravemente lesionati, il puntellamento di quelli recuperabili e lo sgombero delle macerie, creava le premesse per la ricostruzione dei paesi distrutti. Avuto, successivamente, l'incarico di provvedere in tempi ristrettissimi alla costruzione di prefabbricati per il provvisorio ricovero dei senza tetto, si sottoponeva a durissime giornate di lavoro, anche in zone impervie e fortemente innevate, riuscendo a portare a termine il programma alla scadenza fissata. Friuli, 06 maggio 1976 -30 aprile 1977. (Al 5° Battaglione Genio Pionieri "Bolsena")
Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito
Decreto 4 gennaio 1978
Con circa seicento uomini e novantadue mezzi speciali in dotazione raggiungeva tempestivamente i Comuni di Contursi, Laviano, Caposele, Ricigliano, distanti circa 900 Km dalla sede stanziale e considerati fra i più disastrati dal sisma del 23 novembre 1980 delle province di Salerno e Avellino. L'efficacia della sua opera, improntata a perizia tecnica, capacità organizzativa, altissimo senso del dovere e spirito di sacrificio, non disgiunti dal singolare coraggio nell'attuazione dei lavori più pericolosi, contribuiva in maniera determinante a far ritrovare alle popolazioni duramente colpite, serenità e fiducia nella ripresa. La generosa azione dei giovani di leva, svolta in situazione ambientale resa particolarmente difficile e rischiosa per l'imminente pericolo di crolli e per le proibitive condizioni atmosferiche, non conosceva alcun cenno di cedimento, sebbene si protrasse per oltre due mesi consecutivi - dal 26 novembre 1980 al 2 febbraio del 1981 - per demolire edifici pericolanti, sgomberare macerie, riattivare la viabilità, ripristinare i principali servizi di urbanizzazione, allestire aree idonee per l'edificazione dei prefabbricati, recuperare masserizie, estrarre salme rimaste sepolte dagli edifici crollati. Altissimo esempio di virtù civiche e militari di elevate capacità tecniche, di coraggioso altruismo che riscuoteva unanime ammirazione, incondizionato plauso e profonda gratitudine delle popolazioni soccorse e dalle amministrazioni locali, contribuendo cosi ad elevare ulteriormente il prestigio dell'Esercito. Province di Salerno e Avellino, 26 novembre 1980 - 2 febbraio 1981 (Al 5° Battaglione Genio Pionieri "Bolsena")
Medaglia di Bronzo al Valor Civile
Decreto 6 marzo 1968
Con largo impiego di uomini e mezzi, si prodigava per sottrarre persone e beni alla furia devastatrice di impetuose acque alluvionali.