Medaglia d'Oro al Valor Militare
Decreto 12 ottobre 1953
Per ben sette mesi contrastò con successo ed onore, riportando gravissime perdite, l'attività offensiva di potenti grandi unità corazzate nemiche. Ridotto dai molteplici combattimenti e dall'inesausto manovrare in ambiente desertico a pochi superstiti carri armati, in un momento tragico per le nostre armi, dislocato in postazione fissa a presidio di un caposaldo della piazzaforte di Tobruk, resisteva lungamente agli sforzi del nemico, sbarrandogli la strada verso il mare. Solo dopo aver costretto l'avversario a conquistare con lotta accanitissima e con gravissime perdite la posizione, carro per carro, centro di fuoco per centro di fuoco, i superstiti del reggimento in gran parte feriti, distrutte tutte le armi ed i materiali, davano alle fiamme la gloriosa Bandiera con gli onori militari sotto una tempesta di fuoco, accomunandola alle anime degli eroi che si erano immolati per la sua gloria (Bardia - Sollum - Passo Halfaia - Sidi el Barrani - Tobruk (A. S.), 8 luglio 1940 -21 gennaio 1941).
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 12 ottobre 1953
Durante un tormentato periodo di operazioni, lanciato contro nemico preponderante in forze e in mezzi, sempre isolato, sostenuto da fede incrollabile ed elevatissimo spirito di sacrificio, si opponeva all'offensiva nemica da Bardia ad Agedabia affrontando in ogni scontro la sicura distruzione e considerando chiusa la lotta allorché l'ultimo carro veniva incendiato. Quando tutto crollava, gli intrepidi carristi seppero superare la sfortuna, immolandosi per il dovere e l'onore (Egitto-Marmarica A. S., 9 dicembre 1940, 5 gennaio 1941 - Al XX battaglione carri L).
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 12 ottobre 1953
Durante un tormentato periodo di operazioni, lanciato contro nemico preponderante in forze e in mezzi, sempre isolato, sostenuto da fede incrollabile ed elevatissimo spirito di sacrificio, si opponeva all'offensiva nemica da Bardia ad Agebadia affrontando in ogni scontro la sicura distruzione e consideran- do chiusa la lotta allorché l'ultimo carro veniva incendiato. Quando tutto crollava, gli intrepidi carristi seppero superare la sfortuna, immolandosi per il dovere e l'onore (Egitto-Marmarica A. S., 9 dicembre 1940, 5 gennaio 1941 - Al XXI battaglione carri L).