Ordine Militare d'Italia
Decreto 5 giugno 1920
Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia (1915 - 1918) (All'Arma di Fanteria).
Medaglia d'Oro al Valor Militare
Decreto 31 dicembre 1947
In sette mesi di durissima campagna sui fronte russo si dimostrava granitica e potente unità di guerra, saldissimo fascio di indomite energie, di ferrea volontà e di leggendario ardimento. Durante la difficilissima manovra di ripiegamento dal fronte del Don sempre vittoriosamente tenuto, i suoi battaglioni "Vestone", "Verona", "Vai Chiese", malgrado le eccezionali avverse condizioni di clima e di elementi, la mancanza assoluta di ogni rifornimento, davano continue fulgidissime prove delle loro fiere qualità guerriere. Operando con rara abilità in territorio insidiosissimo, pur spossati dalle più aspre fatiche e privazioni, superando ogni umana possibilità di resistenza fisica e morale, a Posto jalyj, e Scheljakino, a Maiakeiewa, a Arnautowo, a Nikolajewka ed in altri numerosi durissimi combattimenti stroncavano sempre nuove e soverchianti forze nemiche appoggiate da potenti mezzi corazzati, e con furore leonino rompevano il cerchio di ferro e di fuoco in cui l'avversario, rabbiosamente deciso ad annientarli, si illudeva di averli ormai chiusi. Col loro intrepido valore e con la loro travolgente irruenza, in nobile gara di abnegazione, di arditezza e di irresistibile slancio coi battaglioni del reggimento gemello, travolgevano le agguerrite e impetuose truppe nemiche, ne contenevano e ne arginavano la irruente avanzata, creando la indispensabile premessa alla ripresa ed aprivano la via della salvezza a numerose unità italiane ed alleate. Primi nell'offerta, nella sofferenza e nel sacrificio, i tre ferrei battaglioni, sempre fedeli alla loro antica tradizione, hanno superato con più che leggendario valore il loro eroico vittorioso passato di guerra (Fronte russo: Postojalyi - Schel jakino - Malakejewa - Arnautowo - Nikolajewka, agosto 1942 - febbraio 1943).
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 4 giugno 1914
Per le splendide prove di valore date dal battaglione "Verona" nella giornata di Braksada (Ettangi) il 18 giugno 1913. (Al battaglione "Verona")
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 3 agosto 1916
Il battaglione "Bassano", con eroico ardire, concorse alla conquista di forti trinceramenti sul M. Kukla, di cui rafforzò subito intensamente il possesso, noncurante del violento fuoco di artiglieria nemica e delle perdite subite (10 maggio 1916). (Al battaglione Bassano)
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 5 giugno 1920
Il battaglione "Val Logra" vincendo difficoltà di terreno ritenute insormontabili e la tenace resistenza del nemico, in unione ad altri reparti, conquistava con audacia e tenacia sovrumana l'impervio Cimone di Arsiero, mantenendolo saldamente a prezzo di un largo e generoso tributo di sangue (M. Cimone di Arsiero, 23 luglio 1916). (Al battaglione "Val Leogra")
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 5 giugno 1920
Per le prove innumerevoli di fulgido valore e di incrollabile tenacia date dai battaglioni "Verona", "Monte Baldo", "Sette Comuni" ed in special modo dal battaglione "Bassano" nella conquista di posizioni formidabili per la natura del terreno e la potente organizzazione difensiva dell'accanito avversario (M. Ortigara, 10-20 giugno 1917).
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 9 giugno 1948
Contro nemico preponderante di forze e di mezzi, imbaldanzito da iniziali successi, i battaglioni alpini "Vestone" e "Verona" in magnifica gara di ardimento, di valore e di sacrificio, respingono e rintuzzano in più di un mese di lotta ogni tentativo avversario. Non li disanimano l'infuriare della tempesta né il gelo che, nemico ancora più spietato, li mette a dura prova con numerosi congelamenti ed assideramenti. Attaccati il 21 dicembre da forze di gran lunga superiori in tre giornate di epica lotta resistono contrattaccando continuamente con irrefrenabile slancio e costringendo il nemico alla fine a ripiegare lasciando sul terreno centinaia di morti, catturandogli prigionieri e bottino di armi e materiali. Nella fase finale della campagna, si lanciavano con impeto contro le retroguardie avversarie ed in dieci duri giorni di marce forzate, di lotta cruenta, travolgevano le ultime resistenze, e per primi pervenivano alla vittoriosa occupazione di importante posizione, concorrendo in modo decisivo al crollo del fronte avversario. Morava, Q.M. Lenije - M. Shkalles - Pupatit - Komjanit - Leskoviku, 18 novembre 1940 - 21 aprile 1941)
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 31 dicembre 1948
Con la tradizionale veemenza, attaccava e travolgeva in dura lotta le prime linee russe, quindi occupava di slancio le posizioni di resistenza del nemico cadendo sulle sue artiglierie e annientandone i serventi. Contrattaccato da forze preponderanti, resisteva in posto. E quando, per necessità di situazione, ebbe ordine di arretrare, lo fece in modo mirabile tenendo in rispetto il nemico contrattaccandolo più volte portandosi i propri feriti, un cannone ed altro numeroso materiale bellico. Esempio di ardire, tenace volontà. Fronte russo: Quota 195,8 - Quota 209,6 - Quota 236,7 - Fiume Don, 1° settembre 1942. (Al battaglione "Vestone")
Medaglia d'Argento di Benemerenza
Decreto 5 giugno 1910
Si segnalò per operosità, coraggio, filantropia e abnegazione nel portar soccorso alle popolazioni funestate del terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908.
Medaglia di Bronzo al merito della Croce Rossa
In segno di viva, tangibile riconoscenza per il generoso contributo offerto alle operazioni di soccorso sviluppate dalle Unità C.R.I. in favore delle popolazioni colpite dall'alluvione del novembre 1994.