Ordine Militare d'Italia
Decreto 5 giugno 1920
Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia (1915 - 1918) (All'Arma di Fanteria).
Medaglia d'Oro al Valor Militare
Decreto 31 dicembre 1947
Strumento di guerra, nel quale agilità e potenza sono contemperate e fuse, animi e corpi protesi in ferreo blocco al sacrificio ed alla gloria, in circa due anni di guerra sanguinosa in territorio desertico ha dato prove fulgidissime di eroico valore. In continuo contatto con il nemico più forte ed implacabile ha opposto alla maggiore forza il coraggio, all'implacabilità la fermezza stoica e ne ha avuto, in ogni confronto, schiacciante ragione. Mai arrestato dal piombo avversario nelle sue marce vittoriose ha sempre saputo, opponendo le sue armi ed i suoi petti, stroncare inesorabilmente le iniziative del nemico. Il sangue generoso dei suoi Ufficiali, Sottufficiali, Bersaglieri, continuatori eroici di una tradizione che non ha macchia, ha irrorato e fecondato le sabbie del deserto: El Mechili, Tobruk, Passo Halfaja, Sollum, Capuzzo, Bir El Gobi, Dakar El Aslagh, nomi legati alle glorie della Patria, sono le tappe gloriose del reggimento, due volte sacrificatosi nell'estremo olocausto, due volte risorto nel nome dei suoi eroici figli caduti. Lo stesso nemico, ha espresso la stupita ammirazione per i fanti piumati del reggimento, espressione purissima delle virtù guerriere dell'italica stirpe - Africa Settentrionale, Aprile 1941-settembre 1942.
Medaglia d'Oro al Valor Militare
Decreto 28 luglio 1950
Dopo aver data all'azione comune eccezionale contributo di fede e di sangue, in sette giorni di titaniche gesta, respingeva le preponderanti forze avversarie e manteneva le proprie posizioni oltre i limiti delle possibilità umane- Battaglia del Mareth (Tunisia) marzo-aprile 1943
Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito
Decreto 14 maggio 1999
Reggimento inquadrato nel contingente ITALFOR nell'ambito dell'operazione multinazionale Joint Endeavour in Bosnia Erzegovina, operava fin dall'inizio della missione e per oltre cinque mesi con indefettibile impegno, straordinaria capacità ed ammirevole spirito di sacrificio per assicurare il buon esito dell'operazione, in un contesto di generalizzato pericolo di degrado della situazione tra le fazioni in lotta, reso ancor più difficile dalle proibitive condizioni climatiche. Con il generoso slancio tipico della specialità, i bersaglieri dell'8° reggimento superavano ogni difficoltà e, agendo con costante equilibrio, senso di responsabilità ma anche con giusta determinazione, imponevano ai contendenti il rispetto degli accordi internazionali, meritando sul campo la fiducia di tutte le fazioni. Il modo di operare dell'8° reggimento nel settore di responsabilità non solo consentiva la piena applicazione del piano di pace ma contribuiva in misura notevole al graduale ritorno a normali condizioni di vita della popolazione locale, grazie al senso di sicurezza che i soldati italiani sapevano infondere con la loro presenza vigile e qualificata. Nella gestione delle delicate attività nel distretto di Vogoska- primo quartiere di Sarajevo interessato al trasferimento di autorità tra le opposte fazioni- come nella scorta ai convogli umanitari lungo l'insidioso corridoio di Goradze o come ancora in occasione dell'esodo di circa seimila Serbi verso la Repubblica Serba di Bosnia, o nella tutela di vite umane e di infrastrutture e in tutte le altre innumerevoli circostanze che li hanno visti impegnati, i soldati di ogni ordine e grado dell'8° reggimento davano prova di indiscusse capacità, grande spirito di abnegazione ed eccezionale sensibilità umana, cogliendo risultati di altissimo pregio, ampiamente riconosciuti tanto in ambito internazionale quanto dalle popolazioni locali. Chiaro esempio di elevatissima professionalità, costante saldezza morale e sicuro valore militare, che esalta il prestigio dell'Esercito italiano e della Patria. - Bosnia Erzegovina, 18 dicembre 1995- 22 maggio 1996
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 5 giugno 1920
Sulle ardue vette del Cadore, in sanguinosi combattimenti, fu esempio di forza e di saldezza. Nella mirabile difesa del Piave, con il fulgido ardimento e gravi sacrifici di sangue, sbarrò il passo all'imbaldanzito nemico. Avanguardia di una Divisione speciale di bersaglieri, nella suprema battaglia della riscossa, irruppe impetuosamente oltre il Piave, offrendo all'ultima ora della lotta, alla radiosa Vittoria della Patria, il fiore dei suoi ardenti bersaglieri - 4 novembre 1918
Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito
Decreto 4 gennaio 1978
Interveniva tempestivamente con uomini e con mezzi nelle zone del Friuli devastate dal violente terremoto, prodigandosi per più giorni in una instancabile e generosa opera di soccorso alla popolazione duramente colpita. Affrontava, con alto senso del dovere e con spirito di solidarietà umana incombenti pericoli per il ripetersi delle scosse telluriche, contribuendo a ridurre le conseguenze del disastroso evento. L'aiuto offerto con tenacia e fraterna generosità riscuoteva riconoscenza ed apprezzamento, con riflessi nell'affermazione del prestigio dell'Esercito - Friuli, 6 maggio 1976-30 Aprile 1977.
Medaglia d'Argento al Valor Civile
Decreto 18 maggio 1964
Temprato ad ogni arditezza e sacrificio, l'8° reggimento bersaglieri, in nobile e fraterna gara con altri reggimenti dell'Esercito, ha scritto, nel soccorrere, tra insidie e disagi innumeri, le popolazioni colpite dal disastro del Vajont, fulgide pagine di generoso altruismo e di eroica abnegazione - Longarone 10-15 ottobre 1963
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 13 luglio 1849
Per essersi distinta alla battaglia di Novara - 23 marzo 1849 (alla 9^ compagnia del III battaglione).
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 13 luglio 1849
Per essersi distinta alla battaglia di Novara - 23 marzo 1849 (al V battaglione).
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 12 luglio 1859
pel modo distinto con cui perdurò nel combattimento, per cui ebbe un terzo del suo effettivo messo fuori combattimento - Madonna della Scoperta, 24 maggio 1859 (alla 9^ compagnia del III battaglione)
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 15 aprile 1915
Per la bella condotta tenuta dal reggimento, nei combattimenti di Mergheb, 28 ottobre 1911 e 27 febbraio 1912, di Lebda (Sidi Barcù), Libia - 2 maggio 1912
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 5 giugno 1920
In rincalzo all'XI battaglione bersaglieri ciclisti, mantenne con incrollabile valore, nella notte dal 20 al 21 luglio 1915, la conquistata posizione di Monte San Michele. Il mattino del 21, con energici contrattacchi e gravi sacrifici di sangue, permise alle truppe impegnate e minacciate d'accerchiamento, di ripiegare ordinatamente dalla posizione. Monte San Michele - 21 luglio 1915 (all'VIII battaglione).
Medaglia d'Argento di Benemerenza
Decreto 5 giugno 1910
Per l'opera da esso data nella occasione del terremoto del 28 dicembre 1908 in Calabria e in Sicilia.
Ordine Militare d'Italia
Decreto 11 luglio 2022
“Erede di una lunga tradizione di eroismo e di gloria, l'8° reggimento bersaglieri, indiscusso protagonista delle operazioni militare italiane all'estero, ha sempre assolto con saldezza di spirito e incrollabile dedizione i compiti assegnati. Operando con mirabile coraggio e altissimo senso del dovere, i bersaglieri dell'8° hanno saputo fronteggiare con indomito valore i molteplici rischi e le insidiose difficoltà dovuta alla profonda instabilità dei territori di crisi ove il reparto è stato impiegato. Magnifica unità, esempio di eccelse virtù militari, ha elevato il lustro dell'Esercito Italiano e delle Forze Armate, meritando l'apprezzamento del Paese ed il riconoscimento delle Nazioni alleate".
(Iraq, Afghanistan, Libano, Lettonia, 2004-2021).