IL RUOLO DELLA BRIGATA NELLA CNPM La Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare deve consentire allo Strumento Militare nazionale di poter condurre operazioni che prevedano l'inserimento in ambiente ostile, incerto o permissivo di una Forza da Sbarco (Landing Force), quale componente avanzata di una aliquota maggiore di forze, anche dal mare, che debba assolvere una missione predeterminata. Tale "Landing Force" può operare secondo il concetto del "seabasing" (rapido schieramento e impiego di una Task Force interforze dal mare, continuando ad assicurare il supporto, il sostegno e la protezione degli assetti impegnati, in assenza di basi terrestri nella nell’aerea di intervento) in un contesto multinazionale o di coalizione.
Il cuore di questo tipo di attività militari i forze è costituito da una "Landing Force" (basata sul reggimento "Serenissima" dell’Esercito e Brigata "San Marco" della Marina Militare) in grado integrare delle capacità esistenti in seno allo Strumento Militare nazionale.
L’impegno della Brigata “Pozzuolo del Friuli” in tale specifico settore è iniziato nel 2006 ed ha visto partecipi tutti i suoi reggimenti: reggimento Lagunari "SERENISSIMA", reggimento Genova Cavalleria (4°), 3° reggimento Genio Guastatori e reggimento Artiglieria a Cavallo "VOLOIRE", garantendo capacità specialistiche alla componente Anfibia Interforze.
ORIGINE DELLA CNPM Su iniziativa del Capo di Stato Maggiore della Difesa pro tempore nasce l’idea di una forza di proiezione dal mare che, con la stesura del documento “Investire in sicurezza”, tracciava le linee guida che avrebbero dovuto indirizzare il processo di trasformazione che in quegli anni stava interessando lo strumento militare nazionale in seguito al radicale cambiamento dello scenario geostrategico. Nel 2006 è stato creato un gruppo di lavoro congiunto per la realizzazione della Forza di Proiezione dal Mare FPM, che è diventata operativa l'anno successivo. La FPM da allora ha avuto il suo primo impiego nel 2006 in Libano.
RUOLO DELLA BRIGATA NELLE AZIONI ANFIBIE L'Operazione anfibia è caratterizzata dallo stretto legame tra la componente marittima e quella terrestre. È un'operazione complessa che richiede un elevato grado d'integrazione, poiché la componente marittima deve essere in grado di fornire il supporto alla parte terrestre non solo in termini logistici, ma anche su tutte le funzioni operative in ragione di una ridotta capacità delle unità chiamate ad operare sulla terraferma, particolarmente nelle fasi iniziali dello sbarco. In particolare:
- la Forza anfibia è l’insieme di una forza navale e di una forza da sbarco, integrate con le necessarie forze di supporto che sono addestrate, organizzate ed equipaggiate per un'operazione anfibia;
- la Task Force anfibia è una forza navale militare formata con lo scopo di condurre un'operazione anfibia;
- la Forza da Sbarco è l'organizzazione d'impiego di unità in grado di condurre operazioni terrestri, integrata da unità aeree e/o navali di superficie che sono assegnate al Comandante della Forza da Sbarco per condurre un'operazione anfibia.
Il Comando Brigata "Pozzuolo del Friuli" e le unità dell'Esercito costituenti il pacchetto capacitivo CNPM, a seguito dell'esperienza maturata in occasione delle numerose attività addestrative condotte (esercitazioni congiunte con la Marina Militare come la "Mare Aperto" oppure di Forza Armata come la "Delta" etc.), supportano il processo delle lezioni apprese finalizzato a migliorare ed adattare la capacità specialistica della Brigata nell’ambito delle Operazioni anfibie.