La Bandiera di Guerra del 5° Reggimento AVES “Rigel” è decorata, in ordine di importanza, con cinque onorificenze:
CROCE DI CAVALIERE DELL’ORDINE MILITARE D’ITALIA
Con la seguente motivazione:
“Reggimento dell’Aviazione dell’Esercito impiegato con i suoi uomini e i suoi elicotteri da esplorazione e scorta in numerose operazioni al di fuori del territorio nazionale, in contesti operativi caratterizzati da aspra e diffusa instabilità regionale e da un delicatissimo e articolato profilo geopolitico, offriva prove di valore e ardimento. costituito da soldati dalle encomiabili capacità professionali e dalle straordinarie virtu’ militari, impegnati in attività di supporto aereo ravvicinato, si adoperavano senza esitazione per soccorrere il personale sul terreno, con sprezzo del pericolo e rara perizia. fulgido esempio di unità che ha dato prova di coraggio e saldezza morale e che ha contribuito in maniera determinante, con slancio e maestria, alla riuscita delle operazioni, esaltando il prestigio dell’esercito e dell’Italia in un contesto internazionale”.
Bosnia, Somalia, Mozambico, Macedonia, Kosovo, Iraq e Afghanistan, 1991 – 2017
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE DELL’ESERCITO
Con la seguente motivazione:
“Reparto dell’Aviazione Leggera dell’esercito dislocato nella zona colpita dal terremoto interveniva immediatamente come elemento principale di coordinamento delle operazioni aeree di soccorso a favore delle popolazioni disastrate. Con l’impiego di mezzi aerei propri e di altri reparti di volo della regione Veneto, provvedeva ad evacuare oltre mille persone dalle zone più impervie; a sgomberare centinaia di feriti; a trasportare e distribuire centinaia di tonnellate di viveri, generi di conforto e medicinali, a trasferire personale medico nei centri maggiormente danneggiati ed inaccessibili ad altri mezzi. L’imponente e tempestivo impiego dei mezzi a disposizione, lo spirito di sacrificio e sprezzo del pericolo dimostrati dagli equipaggi, spesso operando al limite della resistenza fisica e della sicurezza operativa, risultavano contributo determinante all’opera di salvataggio di vite umane, di sgombero feriti e, successivamente, di rifornimento di materiali essenziali. Si poneva così all’ammirazione delle popolazioni locali, riscuotendone ripetute manifestazioni di gratitudine per sé e per l’intera istituzione”.
Friuli, 6 Maggio 1976 – 30 Aprile 1977
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE DELL’ESERCITO
Con la seguente motivazione:
“Reparto dell’Aviazione dell’Esercito incaricato di supportare con i suoi velivoli Osservatori internazionali operanti nei territori di confine tra le Repubbliche di Croazia e Serbia, in ventidue mesi di intensa attività portava a termine con i propri equipaggi missioni particolarmente rischiose su territori in stato di guerra. Durante una missione sul territorio croato, un suo velivolo veniva proditoriamente abbattuto da un missile che provocava l’esplosione in volo del vettore e la conseguente morte dell’equipaggio e di un osservatore francese. Nonostante l’abbattimento costituisse una palese violazione del diritto internazionale, gli equipaggi continuavano a svolgere con immutata perizia e volontà le missioni affidategli riscuotendo il plauso degli Osservatori CEE”.
Jugoslavia, 1 Ottobre 1991 – 28 Luglio 1993
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALORE DELL’ESERCITO
Concessa al 49° Gruppo Squadroni ERI “Capricorno” con la seguente motivazione:
“All’alba del 7 maggio, in seguito al violento terremoto che aveva devastato ampie zone del Friuli, interveniva con aeromobili per portare immediato soccorso alle popolazioni colpite con azione instancabile e con particolare coraggio e perizia, protraeva le missioni di volo a favore dei centri più duramente colpiti e difficilmente raggiungibili contribuendo validamente ad alleviare le sofferenze dei sinistrati. Chiaro esempio di solidarietà umana e di spiccato spirito di abnegazione”.
Friuli, 6 Maggio 1976 – 30 Aprile 1977
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR CIVILE
Con la seguente motivazione:
“Il 5° Raggruppamento A.L.E. RIGEL, nel corso della sua pluriennale attività, con rara perizia e non comune efficienza, ha effettuato numerose missioni in alta montagna operando spesso in condizioni di rischio incombente. Sempre presente ove drammatiche circostanze ed improvvise sciagure ne richiedevano l’intervento, ha impegnato i propri appartenenti in un’opera generosa ed instancabile contribuendo a salvare numerose vite umane. Fulgido esempio di abnegazione ed operante umana solidarietà.”
1976 - 1983