
"Savoye bonnes nouvelles"
Medaglia d'Oro al Valor Militare
Decreto 13 dicembre 1948
Temprato ad ogni arditezza e sacrificio, nel corso di operazioni offensive per la conquista di importante regione industriale e mineraria, assolveva con immutata dedizione ed inalterato coraggio le missioni gravose, complesse e delicata, fiancheggiando grandi unità impegnate nell'inseguimento di rilevanti ed agguerrite retroguardie avversarie. Divampata repentinamente la battaglia contro nemico che con la potenza del numero e dei mezzi, irrompeva bramoso sulla riva meridionale del Don, piombava con fulminea destrezza sulle colonne avversarie delle quali domava più volte la pervicacia, sventandone l'insidia e contribuendo, con rara perizia e maschia temerarietà allo sviluppo efficace della manovra d'arresto. Affrontato all'improvviso da due battaglioni avversari, durante rischiosa e profonda esplorazione, ne conteneva l'urto con la valentia dei reparti appiedati ed avventandosi in arcioni sul fianco degli aggressori, ne annientava la belluina resistenza, restituendo alla lotta, con l'impeto corrusco delle sue cariche vittoriose, il fascino dell'epica cavalleresca ed illustrando il suo nome alla pari dei fasti del Risorgimento e delle sue secolari tradizioni (Fronte russo: bacino minerario di Krasnj-Lutsch, luglio 1942; Simowskij, quota 200,1, quota 236,7, quota 209,9 di Val Krisaja, Ciglione di Jbuschensij, Bachmutin, quota 226,7 di Jagodnij, 21-30 agosto 1942)
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 5 giugno 1920
Nella battaglia della riscossa (ottobre-novembre 1918), mentre il grosso dell'esercito combatteva sul Tagliamento, reparti del reggimento arditamente entravano in Udine, ancora occupata da forze avversarie, portandole il primo annunzio della liberazione. Udine - Val Natisone, 1-4 novembre 1918
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 31 dicembre 1948
Durante un lungo ciclo di operazioni di guerra, anche nelle situazioni più aspre ed incentre per insidiosità di ambiente ed avversità logistiche e di clima, con la fierezza del suo antico nome ha fatto sventolare vittorioso il suo vechio stendardo, imponendo ovunque al n emico la sua aggressività ed il suo coraggio. Dopo aver inseguito alle reni per ducentocinquanta chilometri forti retroguardie avversarie, dava nuova prova della sua abilità e irruenza nella occupazione di importante capoluogo minerario fortemente difeso dagli avversari (Fronte russo: Nipro, Stalino, Kriwojtorez, Pantelejmonowka, orlowka - agosto 1941 - maggio 1942).
Croce di Bronzo al Merito dell'Esercito
Decreto 8 gennaio 2010
Reggimento di cavalleria impiegato in Libano quale gruppo tattico di manovra denominato “Italbatt 2”, si distingueva durante quasi otto mesi di permanenza in teatro per encomiabile abnegazione, straordinario spirito di sacrificio, sovrumano impegno e coraggio.
Responsabile del controllo e della sicurezza di uno dei tratti più sensibili della linea di demarcazione tra il Libano ed Israele, operava con mirabile tenacia ed indiscussa professionalità, assicurando sempre una presenza capillare ed efficace, pur in un contesto dai profili politici e istituzionali in rapido e progressivo deterioramento.
Uomini e donne del “Savoia”, coscienti dell’importante compito da assolvere, dei pericoli e delle difficoltà della missione, conducevano con altissima determinazione ogni attività a loro assegnata.
Impazienti di emergere alla pari della propria reputazione, evidenziavano consapevole coraggio, elevate virtù militari e contribuivano in maniera determinante al successo delle operazioni, esaltando il prestigio dell’Italia nel contesto internazionale.
Al Mansouri/Zibquin (Libano), 2 ottobre 2007 – 24 maggio 2008.