Impegnata con consistenti reparti in Libano nella prima missione
operativa fuori area della Forza Armata, la "Folgore" inizia a mietere
successi e simpatie.
Seguono dieci anni di relativa tranquillità
sullo scenario internazionale che vengono interrotti per non conoscere
più sosta nei primi anni novanta.
Un Gruppo Tattico Paracadutisti
(due Compagnie del 5° Battaglione "El Alamein", una Compagnia del 9°
Battaglione "Col Moschin", un nucleo Carabinieri Paracadutisti) e gran
parte del Battaglione Logistico "Folgore" fanno parte del contingente
"ITALFOR AIRONE" che dal maggio al novembre 1991 effettua in Kurdistan
missioni di soccorso umanitario.
La Brigata, ad iniziare dal 25
luglio 1992, fornisce un contingente di forze per partecipare
all'operazione "Vespri Siciliani", in concorso al controllo del
territorio e di vigilanza di obiettivi particolarmente sensibili.
Dal 28 dicembre 1992 al 3 settembre 1993 la "Folgore" è presente nell'operazione "RESTORE HOPE" (Italfor Ibis), in Somalia.
Da
allora la Brigata, in veste unitaria o per aliquote, è stata
rischierata più volte nei balcani nel quadro delle Missioni IFOR/SFOR in
Bosnia e KFOR in Kosovo, della forza di pace FMP in Albania e nella
Missione INTERFET a Timor Est.
Gli impegni all'estero sono quindi
continuati con la partecipazione alle operazioni in Afghanistan,
"Nibbio" in Irak, Sudan e Libano.