
"Impeto e ardire"
Il 1º settembre 1941 si costituisce a Tarquinia (VT) come 2º Reggimento Paracadutisti su Comando, Compagnia Cannoni da 47/32, V, VI e VII Battaglione Paracadutisti. E' inquadrato nella Divisione Paracadutisti di nuova costituzione, unitamente ai Reggimenti 1º Paracadutisti e Artiglieria. A tali unità si unisce, il 10 marzo 1942 anche il 3º Reggimento Paracadutisti. Il 27 luglio 1942, per l'impiego in Africa Settentrionale la Grande Unità prende il nome di 185^ Divisione di Fanteria "Folgore", e i reggimenti vengono rinumerati. Il 2º Reggimento Paracadutisti diviene 186º Reggimento Fanteria "Folgore".
Il 6 novembre 1942, il Reggimento, esce invitto ma decimato dalla battaglia di El Alamein e i pochi superstiti vengono inquadrati nel 285º Battaglione di formazione che, dopo aver combattuto in Tunisia e nell'ultimo epico scontro di Takrouna, cessa di esistere con la X Armata nel maggio 1943. Tredici Medaglie d'Oro a Ufficiali Sottufficiali e Paracadutisti testimoniano il valore dimostrato dai "ragazzi della Folgore" nel breve ciclo operativo del reggimento.
Dopo la guerra vengono ricostituite le unità paracadutisti e le glorie del 186º Reggimento vengono ereditate dal V Battaglione del 1° Reggimento Paracadutisti. Il Battaglione diviene autonomo con la ristrutturazione del 1975 come 5° Battaglione Paracadutisti "El Alamein" e prende in consegna la Bandiera di Guerra del 186°.
Nel 1982 partecipa alla missione "Libano 2" in Beirut e nel 1991 alla operazione "Airone" in Iraq.
Il 16 settembre 1992 il 186º Reggimento Paracadutisti "Folgore" viene ricostituito. Fino al dicembre dello stesso anno partecipa all'operazione "Vespri Siciliani" in Palermo e dal 28 dello stesso mese viene trasferito in Somalia dove partecipa all'operazione "Ibis". In seguito prende parte alle numerose operazioni di Ordine Pubblico in Patria e di Peace Keeping all'estero.
La Bandiera di Guerra è decorata di una Medaglia d'Oro al Valor Militare conquistata in Africa Settentrionale e due Medaglie d'Argento al Valore dell'Esercito, una per la missione Ibis in Somalia, dove il Reggimento, coinvolto negli scontri del 2 luglio 1993, perde il Paracadutista Pasquale Baccaro, decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria, l'altra per l’operazione "Decisive Endeavour" in Kosovo, dove affrontava con straordinario coraggio i disordini che il 17 e 18 marzo 2004 interessavano tutto il territorio kosovaro.