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Il Generale Serino visita le unità e i comandi dell’Esercito in Friuli.

Un Esercito sempre pronto, addestrato e organizzato ad operare nelle emergenze

​Si è conclusa ieri la visita del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, ad alcuni reparti e comandi presenti nella regione Friuli Venezia Giulia.

La visita è iniziata mercoledì a Gorizia dove, alla presenza del Comandante delle Forze Operative Nord, Gen. C.A. Roberto Perretti, il Capo di SME ha incontrato il Comandante della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, il Gen. B. Filippo Gabriele. La Brigata “Pozzuolo” è una unità pluriarma di manovra che fornisce la maggior parte delle unità dell’Esercito inserite nella Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM) ed è responsabile del loro approntamento e addestramento.

Nel pomeriggio il Capo di SME si è recato alla Caserma “Durli” di Palmanova, dove ha incontrato il Col. Alessio Bacco, Comandante del reggimento “Genova” Cavalleria (4°), una moderna unità combat dell’Esercito con compiti tattici di esplorazione, sorveglianza e sicurezza nell’ambito della manovra della Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli” e che prossimamente sarà impiegato in uno dei Teatri Operativi dove è presente l’Esercito.

La visita è proseguita a Udine dove il Gen. Serino ha incontrato il tenente colonnello Stefano Toso, Comandante del 12° Reparto Infrastrutture che sovraintende al mantenimento e alla gestione degli alloggi demaniali, agli ampliamenti e ristrutturazioni nelle caserme e alla dismissione e accatastamento delle strutture militari presenti nella Regione Friuli Venezia Giulia. Attualmente è impegnato nel progetto nazionale “Caserme Verdi” che vede ben 5 strutture da riqualificare presenti nella Regione. A seguire, presso il 3° reggimento genio guastatori di Udine, il Generale Serino ha incontrato il Comandante, Col. Antonio D’Agostino ed un gruppo di allievi guastatori provenienti dai reggimenti genio del COMFOPNORD.
Il giorno successivo la visita alle unità in Friuli è iniziata con l’incontro alla Caserma “Di Prampero” con il Comandante della Brigata “Julia”, Gen. B. Fabio Majoli. Il Comando della Brigata “Julia”, integrato da personale degli eserciti ungherese e sloveno, costituisce la Multinational Land Force, prontamente disponibile e altamente operativa, capace di fornire una risposta militare pronta ed efficace e a disposizione della NATO e dell’Unione Europea.

Successivamente il Capo di SME si è recato a Venzone dove ha incontrato il Comandante dell’8° reggimento alpini, il Colonnello David Colussi. L’8° reggimento alpini è stato recentemente impiegato ad Herat (Afghanistan), nella missione NATO “Resolute Support”.
Nel pomeriggio la visita è proseguita a Spilimbergo dove ha sede il 32° reggimento Carri, qui il Capo di SME ha incontrato il Comandante di reggimento, Colonnello Luigi Radesco. L’unità carri, alle dipendenze del Comando Brigata “Ariete”, ha assicurato negli ultimi anni lunghi periodi di prontezza operativa nell’ambito della VJTF, JRRF e LRF e oggi collabora con unità dell’US Army per garantire l’addestramento dei reparti carri dei Paesi NATO, a conferma dell’apprezzamento degli alleati per i corazzati dell’Ariete.

L’attività in Friuli si è conclusa alla Caserma “Pietro Mittica” di Pordenone dove il Gen. Serino ha incontrato il Gen. B. Roberto Banci, Comandante della Brigata Corazzata “Ariete”.

Il Generale Serino, nell’incontrare il personale militare e civile durante i due giorni della sua visita istituzionale, ha sottolineato l’impegno dell’Esercito in diverse attività operative e addestrative. In un periodo storico estremamente delicato come quello che stiamo vivendo, “…sento dire dalle persone che incontro, grazie per quello che sta facendo l’Esercito, in questo momento, in contrasto alla pandemia”. La validità della formazione del soldato ci permette di avere una “…attitudine ad operare nei momenti di crisi,….siamo preparati e organizzati a reagire nelle emergenze”. “Per come avete operato durante questo periodo”, ha continuato il Generale “…da Comandante vi dico bravi, da cittadino vi ringrazio per quanto avete fatto!”.

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