Lo scoppio della 1^ Guerra Mondiale vide l'Esercito Italiano entrare in campo il 24 maggio 1915 con l'avanzata oltre il confine.
L'equipaggiamento dei nostri soldati rispettava i canoni del tempo. Un solo particolare mancava quasi completamente fra le voci dei materiali distribuiti: l'elmetto.
Diciamo quasi completamente poichè erano presenti per la Cavalleria di Linea ed i Dragoni dei bellissimi elmi con cimiero che avevano più funzione decorativa che altro.
Ma la terribile guerra di trincea contro le posizioni asburgiche aggrappate ad alpi e prealpi, obbligò la scelta di un copricapo che proteggesse la testa, primo bersaglio aldilà di un riparo e del bordo delle trincee.
Tale capo di equipaggiamento, in effetti presente fin dalla antica grecia, scomparso dopo il medioevo, tornava a completare l'uniforme del combattente per non lasciarlo mai più.
Prodotti nelle fogge più disparate, attraverso concorsi pubblici come per l'elmetto francese "Adrian", realizzato da un artista, oppure lo Sthalhelm tedesco, frutto degli studi di un medico o quello inglese a padella realizzato in tale forma bizzarra per ragioni storiche, oggi si sono uniformati alla sagoma dell'elmetto tedesco Modello 35 e seguenti.