"Con l'ardire la gloria"
Il 6° Reggimento granatieri nasce il 16 aprile 1861 e con il gemello 5° costituisce la Brigata Granatieri di Napoli. Partecipa alla campagna per la repressione del brigantaggio fra il 1860 ed il 1870 ed alla terza guerra d'Indipendenza del 1866, quindi il 5 marzo 1871 cessa di appartenere ai granatieri e si ridenomina 76° reggimento di fanteria cui aggiungerà il nome di "Napoli".
Concorre con proprio personale alla costituzione dei contingenti inviati in Eritrea nel 1887-88 e nel 1895-96 ed in Libia nel 1911-12.
Si batte nella Grande Guerra a Cave di Selz, Monfalcone, Bainsizza e nel 1918 è in Francia a Vrigny, Mery Premecy, Aisne, Chemin des Dames.
Nel 1926, il 18 novembre viene sciolto. Ricostituito nel febbraio del 1935, nel marzo dello stesso anno viene nuovamente soppresso per essere ricostituito il 20 maggio 1937 a Trapani.
Assegnato alla XXVIII^ Brigata di fanteria, dal 15 aprile 1939 viene inserito col 77° fanteria ed il 54° artiglieria nella Divisine "Napoli" (54^).
Rimasto in territorio nazionale con la Divisione, nel 1942 è in Sicilia dove combatte accanitamente contro gli alleati.
Perse le capacità operative e ridotto a poche centinaia di uomini, intorno al 10 agosto il reggimento, con i resti della Divisione, raggiunge la Calabria dove lo coglie l'Armistizio.
Superato lo sbandamento, dal 30 ottobre del 1943 entra nei ranghi della Divisione "Mantova" (104^), assumendone il nome.
Assegnato al Gruppo di Combattimento "Mantova" segue le sorti della grande unità e resta inserito nella Divisione fino al 31 ottobre 1975, quando per effetto della ristrutturazione si scioglie per costituire in Cividale(UD) il 76° battaglione meccanizzato "Napoli" per la Brigata Meccanizzata "Isonzo".
Il 6 agosto del 1992 è nuovamente elevato a livello reggimento ed il 31 luglio del 1997 si scioglie.
La Bandiera del Reggimento è decorata di 1 Ordine Militare d'Italia, 2 Medaglie d'argento ed una di Bronzo al Valor Militare, 1 Medaglia d'argento al Valore dell'Esercito, 1 al valor Civile ed una di Benemerenza.