La situazione sociale in Mozambico risente delle tensioni e degli scontri che si sono succeduti nel Paese dai primi anni ottanta fino al 1994 tra il FRELIMO (Frente de Libertacao de Mocambique) e la RENAMO (Resistencia Nacional Mocambique), poi divenuto partito politico, ma con un consistente seguito di militanti armati.
Lo scontro tra le due parti fece cadere il Paese in una sanguinosa guerra civile, che spinse la comunità internazionale ad intervenire.
Particolare ruolo fu ricoperto dall'Italia che, grazie all'azione della Comunità di "S. Egidio", fece da cornice all'Accordo di Pace di Roma, i cui contenuti divennero operativi a partire da 15 ottobre 1992.
Nel 1994 si tennero le prime elezioni democratiche che videro il FRELIMO diventare partito di Governo.
A partire dal 2012 le tensioni tra i due partiti si sono riacutizzati minacciando l'incolumità dei rispettivi leaders.
Dopo molteplici negoziati, è stato raggiunto un accordo politico d'intesa tra FRELIMO e RENAMO, siglato il 24 agosto 2014.
L'accordo sancisce la fine delle ostilità tra le due fazioni e prevede, tra l'altro, la costituzione di una Missione internazionale di osservazione denominata
"Equipa Militar de Observacao da Cessacao das Hostilidades Militares" (EMOCHM) cui l'Italia è stata formalmente invitata a partecipare.
Particolare rilevanza assume l'aspetto riguardante il disarmo ed il reintegro dei miliziani nonché la riforma delle istituzioni politiche.
Il contributo italiano alla Missione è stato di 3 Ufficiali, di cui 2 dell'Esercito, rientrati in Patria il 15 marzo 2015.