Il progetto nasce quale evoluzione del VTLM 1A, ed è caratterizzato da incrementati standard di sicurezza e protezione, maneggevolezza, capacità di carico, nonché da un'ergonomia migliorata e più confortevole. Le nuove piattaforme, in virtù del maggiore payload e delle dimensioni interne, consentono di installare a bordo apparati che garantiscono sia le comunicazioni radio che quelle satellitari.
In particolare il VTLM 2, attraverso il rinforzo del telaio, ha incrementato la Massa Totale a Terra (MTT) e di conseguenza il carico utile si attesta a 1.500 kg. Tale caratteristica migliorativa si aggiunge all'aumento della potenza del motore fino a 162kW/3.400 rpm (con coppia massima di 500 Nm/1.800 rpm), che ha portato il rapporto potenza/peso a 20 kW/ton, e all'aumento della temperatura esterna di esercizio, potendo operare fino a +49°C. In aggiunta, un significativo salto qualitativo è stato effettuato con l'incremento del livello di protezione balistica, antimina e anti-IED per salvaguardare l'equipaggio sia dal tiro diretto sia da esplosioni; sempre con riguardo alla protezione del personale, si è provveduto ad installare un dispositivo lancia-nebbiogeni.
Per quanto attiene alla maneggevolezza del veicolo, si evidenzia come il VTLM 2 rappresenti il primo veicolo tattico leggero militare dotato dell'Electronic Stability Program (ESP), il sistema di controllo della stabilità che fino ad oggi ha caratterizzato unicamente il segmento dei veicoli di derivazione commerciale. Infine, i volumi di cabina e cassone sono stati incrementati e, per non gravare unicamente sulle batterie veicolari, è stato previsto l'alloggiamento all'interno della cabina di una batteria tampone in grado di far funzionare gli apparati di bordo anche a motore spento.
Riepilogando i principali elementi di miglioria rispetto alla versione precedente, si evidenzia:
- l'incremento delle dimensioni del veicolo e della potenza del motore (+15%);
- l'aumento della capacità di carico (payload + 87%);
- l'utilizzo di un nuovo cambio automatico più performante;
- il miglioramento della protezione dell'equipaggio dalle minacce provenienti dalle mine, dagli ordigni esplosivi improvvisati (Improvised Explosive Device - IED) e dal tiro diretto.