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fonte: COMFORDOT

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"Battlefield Tour" per i Sottotenenti del 195° "Impeto" e i Marescialli del 16° corso "Valore".

"Battlefield Tour" a Canne della Battaglia, studiare il passato per comprendere al meglio il presente

La Scuola di Cavalleria di Lecce è stata impegnata in una intensa giornata didattica che ha toccato due importanti luoghi simbolo del nostro passato.

 

I Sottotenenti del 195° Corso "Impeto" e i Marescialli del 16° Corso "Valore", accompagnati dai rappresentanti di AssoArma – Sezione di Lecce, hanno condotto al mattino un "Battlefield Tour" presso il Sito Archeologico di Canne della Battaglia (BAT) e al pomeriggio hanno visitato il Sacrario Militare dei Caduti d'Oltremare di Bari.

 

A Canne della Battaglia i Sottotenenti e i Marescialli hanno illustrato ai presenti le dinamiche della battaglia combattuta nel 216 A.C. tra l'Esercito Romano e quello Cartaginese. Importante risalto è stato dato alle "Lezione apprese" relative a quella che è stata considerata la più grande disfatta di uno degli eserciti più potenti al mondo, frutto della sagacia di un condottiero, Annibale, che seppe ben sfruttare quella che sempre più anche ai giorni nostri è considerata una componente fondamentale per il raggiungimento del successo, ovvero l'Intelligence.

 

Le informazioni acquisite e lo studio del nemico consentirono infatti al Generale Cartaginese, nelle prime fasi della battaglia, di impiegare al meglio la Cavalleria del suo Esercito, per caricare e disperdere la Cavalleria Romana, scagliare la Cavalleria pesante sul tergo della Fanteria Romana, completando così la manovra di aggiramento e annientando dell'Esercito Romano.

 

L'attività in loco ha infine dato la possibilità ai frequentatori della Scuola di fornire il proprio personale apporto, evidenziando le similitudini tra l'operato della Cavalleria all'epoca della Battaglia di Canne e quello delle Unità ai giorni nostri. Allora come oggi, infatti, le Unità di Cavalleria erano utilizzate per proteggere il dispositivo, schierandole sui fianchi. In più, la Cavalleria veniva e viene impiegata per la sua grande mobilità, data, all'epoca, dal cavallo e oggigiorno dai mezzi ruotati e cingolati. Motivo per cui gran parte della manovra, come l'aggiramento, era ed è devoluta alla Cavalleria. Partendo da queste considerazioni, i giovani relatori hanno enunciato come loro stessi, futuri Comandanti delle più svariate unità di Cavalleria, sfrutterebbero il luogo della Battaglia di Canne nell'ottica di un ipotetico conflitto collocato in epoca contemporanea.

 

Dopo aver ricevuto gli apprezzamenti dei turisti, che hanno potuto assistere a una atipica lezione di storia antica, l'attività si è spostata nel Capoluogo  della Regione Puglia, prima per il pranzo presso il 15° Reparto Infrastrutture in Bari, che con grande disponibilità e cordialità ha accolto il nutrito gruppo presso il Sacrario Militare dei Caduti d'Oltremare.

 

Dopo l'appassionata descrizione che il Direttore, Tenente  Colonnello Donato Marasco, ha fatto del luogo, si è reso omaggio a chi ha dato la propria vita per la Patria con la cerimonia di deposizione Corone. Nel silenzio di tutti, il Tenente Giuseppe Leo, Presidente dell'Associazione Nazionale Carristi d'Italia, Sezione di Lecce, intitolata alla  Medaglia di Bronzo al Valor Militare Sergente Maggiore Giuseppe De Luca, ha letto una poesia da lui composta e dedicata al Caduto, seguito dal Sergente Giuseppe De Luca, nipote della Medaglia di Bronzo, che ha letto la preghiera del Carrista.

 

Attività di questo tipo, tese ad analizzare la storia, a riviverla sul campo, valorizzano ancor più un percorso formativo che si pone come obiettivo quello di creare Militari di altissimo livello. Solo così, non sarà stato vano il sacrificio dei Caduti, simbolo della Patria.​

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