ikTud#GC1pSLPm8vcV!tTEkLLmb2of4^931k7SnT$Dhb4btave

fonte: COMFOTER DI SUPPORTO

Condividi su Linkedin

Combattimento sotterraneo e forzamento di un corso d’acqua per i genieri dell’Esercito.

Interoperabilità dei Reparti Genio con altri assetti specialistici dell’Esercito

​​​​​​​ Nella giornata di ieri, all’interno dell’area addestrativa “La Carona”, nel Comune di Fornovo di Taro (PR), e successivamente presso l’area addestrativa “Scalo Po” di Piacenza, si è tenuto l’ultimo atto delle esercitazioni “Cerbero & Stige 25”, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello. Si tratta di attività esercitative pianificate nell’ottica dello sviluppo capacitivo delle unità del Genio Guastatori per la condotta delle operazioni sotterranee e per il potenziamento delle attività tattiche utili all’attraversamento di un corso d’acqua non guadabile. ​

Nel corso dell’esercitazione è stata testata la capacità fondamentale delle unità del Genio, di supporto generale e di supporto diretto, di operare in stretto coordinamento con unità da ricognizione, elicotteri d’attacco, forze speciali e altre unità di Forza Armata. ​

Grazie a questo importante momento esercitativo, nell’ambito del mandato conferito al Comando Genio di sviluppo della capacità, “unica” all’interno del comparto Difesa, di combattimento in ambienti sotterranei, i guastatori paracadutisti dell’8° Reggimento hanno raggiunto la Full Operational Capability per l’esecuzione dei compiti tattici del genio volti a garantire il supporto alla mobilità, contromobilità, protezione e supporto al ciclo intelligence in ambienti confinati, mentre il 2° Reggimento Genio Pontieri si è esercitato ad un’attività di forzamento di un corso d’acqua inguadabile in un ambiente caratterizzato dalla presenza di ostacoli di diversa natura sulla sponda lontana, di possibile presenza di forze nemiche con capacità di osservazione a lungo raggio, tipiche dei moderni mezzi tecnologici, che implicano il coordinamento con le attività degli elicotteri d’attacco e delle altre unità da combattimento e supporto al combattimento. ​

“L'Esercitazione odierna non è un traguardo ma segna un momento significativo del percorso evolutivo dell'Esercito, i cui presupposti sono l'addestramento in scenari realistici, che impongono elevatissima preparazione fisica, tecnica e spirituale, la costante sperimentazione e applicazione di nuove tecnologie e un approccio proattivo e consapevole. Se ci provi, vinci o perdi, se non ci provi, perdi. Questo è il cambiamento culturale, volano della crescita individuale e collettiva in corso, essenziale per vincere le sfide dei nostri tempi e quelle che verranno", così il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, rivolgendosi agli uomini e alle donne esercitati, che poi ha aggiunto: “La complessa manovra di superamento di un corso d’acqua, eseguita nell'area addestrativa di Piacenza, dimostra che i pontieri del 2º reggimento sono tra le capacità di eccellenza dell’Esercito. La piena complementarietà operativa e integrazione dei molteplici assetti, sia convenzionali sia delle Forze Speciali della Forza Armata, sono la chiave per affrontare l’intero spettro dello scenario moderno”. ​

​ All’esercitazione, coordinata e condotta dal Comando Genio, hanno partecipato numerosi reparti dell’Esercito: la Brigata Genio con i suoi reparti dipendenti (2° reggimento Genio Pontieri, 6° Reggimento genio Pionieri, Reggimento Ferrovieri, Centro d’Eccellenza CIED, Reggimento Addestrativo, Centro di supporto del Genio alla protezione delle Forze), l’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti della Brigata “Folgore” con il concorso dei reparti della Brigata Informazioni tattiche (9° Rombo - 33° reggimento EW), del Comando Trasmissioni (cine-foto e 2° reggimento trasmissioni Alpino), del 3° Reggimento Genio Guastatori, del Comando Artiglieria Controaerei (121° Reggimento artiglieria Controaerei), di equipaggi elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito, di binomi cinofili del Centro Militare Veterinario, dei distaccamenti dei reparti del Comando Forze Speciali dell’Esercito (9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin", 185° reggimento paracadutisti Ricognizione e Acquisizione Obiettivi, 4° reggimento alpini paracadutisti)  e degli assetti della Scuola di Commissariato. ​

condividi: