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fonte: COMFOTER SPT

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Dialogo, resilienza e integrazione civile al centro dell’iniziativa dedicata al futuro operativo dell’Alleanza Atlantica.

Oltre 100 partecipanti da 21 Paesi riuniti a Venezia per rilanciare il ruolo strategico del CIMIC nella NATO del futuro

​Si è conclusa la 18ª edizione della CIMIC Unit Commanders' Conference (CUCC), organizzata dal Multinational CIMIC Group (MNCG) presso il Hampton by Hilton Venice Isola Nuova Hotel. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 100 rappresentanti delle Forze Armate e delle principali organizzazioni civili e militari internazionali, provenienti da numerosi Paesi membri della NATO e partner.

Quest'anno la conferenza si è svolta sotto il tema: “Integrating the understanding of civil factors of the operating environment to contribute to the decision making process", affrontando in maniera approfondita il ruolo strategico dei fattori civili nella pianificazione e nella condotta delle operazioni militari contemporanee.

Ad aprire ufficialmente i lavori è stato il Comandante del MNCG, Colonnello Piero Furlan, alla presenza del Capo della Divisione Cooperazione Civile-Militare (J9) del Comando Supremo della NATO (SHAPE)", delle autorità civili e militari locali, nonché di alti rappresentanti delle unità CIMIC alleate.
​ Nel corso delle giornate si sono alternati interventi di esperti NATO e civili, workshop tematici e tavole rotonde che hanno favorito il confronto e la condivisione di esperienze operative.

«La comprensione del contesto civile è oggi fondamentale tanto quanto le capacità militari tradizionali – ha dichiarato il Colonnello Furlan. – Siamo soldati che indossano l'uniforme e portano l'arma, ma la nostra vera arma è la parola: è con il dialogo che costruiamo stabilità e resilienza.»

Durante l'evento è stata sottolineata anche l'importanza del passaggio concettuale dal supporto a operazioni non-Article 5 alla preparazione per scenari Article 5, ossia alla difesa collettiva dell'Alleanza Atlantica. In questo contesto, il MNCG, composto da personale proveniente da Italia, Grecia, Ungheria, Portogallo, Romania e Slovenia, si conferma come l'unico assetto CIMIC NATO formalmente riconosciuto da SHAPE, presente ai tavoli decisionali di vertice. La componente italiana del MNCG, formata da personale interforze (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri), ha avuto un ruolo determinante nella riuscita dell'evento, a conferma della capacità nazionale di leadership nel settore.

A margine della conferenza, è stato ribadito il forte legame simbolico tra la missione del CIMIC e Venezia, città dei ponti: così come i ponti uniscono rive diverse, il CIMIC connette forze militari e comunità civili, costruendo fiducia, comprensione e cooperazione.

La CUCC si è chiusa con un bilancio estremamente positivo: grande partecipazione, ricchezza di contenuti e un rinnovato impegno per integrare pienamente la dimensione civile nelle operazioni militari future, a beneficio della stabilità internazionale.​​

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