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fonte: COMFORDOT

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Il Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello incontra i frequentatori del 28° Corso “Impeto”.

Lo scorso 30 settembre gli Allievi Marescialli hanno intrapreso un intenso e articolato percorso formativo

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, nella giornata odierna ha fatto visita alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito.


Dopo aver reso omaggio alla Bandiera d’Istituto, il Generale di Corpo d’Armata Masiello ha incontrato i frequentatori del 28° Corso “Impeto”: “Allieve e Allievi, come faccio con tutte le categorie di personale che entrano a far parte della grande famiglia dell’Esercito Italiano, desidero darvi il mio benvenuto. Avete scelto un percorso impegnativo, un cammino di formazione che vi condurrà a diventare Comandanti. Ma ricordate: prima di tutto, dovrete essere soldati. Un soldato è tale non per il grado, ma per i valori che incarna. Valori come l’onore, il dovere, la lealtà, il coraggio e lo spirito di sacrificio. Avete scelto la responsabilità del comando. Avete scelto di essere guida per gli altri. E questo comporta molto più che dare ordini: significa assumersi l’onere di indicare la via, soprattutto nei momenti più difficili. Non si comanda con il solo grado. Quello è il comando più debole, adatto forse al tempo di pace, quando tutto procede senza intoppi. Il vero comando – il Comando con la “C” maiuscola – si fonda sull’autorevolezza, sulla competenza, sulla coerenza, sull’esempio quotidiano. Concentratevi su questo obiettivo: essere prima soldati tra soldati, poi Comandanti capaci di guadagnarsi la fiducia dei vostri soldati. Buon lavoro! L’Esercito vi aiuterà a superare ogni ostacolo”.


Il 28° Corso è iniziato lo scorso 30 settembre. Gli Allievi Marescialli intraprenderanno un intenso e articolato percorso formativo, che coniuga una didattica di livello universitario, con una preparazione tecnico-professionale di alto profilo. Sono previste, infatti, numerose esercitazioni pratiche per far acquisire piena padronanza delle procedure tecnico-tattiche dell’arma base e di specialità, unite alla piena interiorizzazione dei valori che contraddistinguono l’azione di comando come esempio, pensiero innovativo, autonomia a concretezza.


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