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Esercito e Ambiente

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OPERAZIONI E CONCORSI A DIFESA DELL’AMBIENTE

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L’Esercito è direttamente impegnato nella difesa dell’ambiente.

Impieghiamo personale altamente specializzato e sistemi all’avanguardia nella cosiddetta “Terra dei fuochi” per prevenire i reati ambientali, pattugliando il territorio e segnalando violazioni, grazie al controllo areale effettuato anche con l’utilizzo di moderni aeromobili a pilotaggio remoto (droni).

Elicotteri dell’Esercito intervengono ogni anno nel contrasto degli incendi boschivi e artificieri dell’Arma del Genio conducono, su tutto il territorio nazionale e in collaborazione con le comunità locali, operazioni di bonifica degli ordigni inesplosi e rimozione dei residuati metallici.


GESTIONE DEI POLIGONI E SIMULAZIONE ADDESTRATIVA

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L’approccio green Defence è un’opportunità per mantenere e, ove possibile, accrescere le capacità operative delle unità dell’Esercito, sfruttando appieno tecnologie all’avanguardia e più sostenibili.

Per preparare al meglio le proprie unità al conseguimento delle quattro missioni interforze, l’Esercito Italiano utilizza i poligoni e le aree addestrative nel pieno rispetto delle leggi in vigore e con un approccio orientato alla massima sostenibilità ambientale. Dal 2020, abbiamo adottato un piano di monitoraggio dei poligoni in gestione e, quando previsto, condividiamo i risultati con le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) competenti.

Dal secondo dopoguerra, la costituzione di poligoni militari ha contribuito alla sicurezza nazionale e, parallelamente, a conservare la naturalità del territorio italiano, preservandolo dalla cementificazione selvaggia e dal bracconaggio.

Il ricorso sempre più ampio ai sistemi di simulazione addestrativa e alle più moderne tecnologie contribuisce, in maniera significativa, al contenimento delle emissioni e alla limitazione dell’impatto delle attività umane sull’ambiente: questa pratica, sempre più estesa ed efficace, si avvale delle potenzialità del mondo virtuale, in prospettiva della realtà aumentata e in futuro potrebbe approdare anche nel metaverso.


INFRASTRUTTURE E TRANSIZIONE ENERGETICA

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L’Esercito Italiano gestisce il parco infrastrutturale più vasto della Difesa e ha avviato un processo di transizione secondo i principi di eco-sostenibilità ambientale noti come Criteri Ambientali Minimi (CAM) e l’adesione ai moderni protocolli di certificazione, già in uso nella realizzazione delle infrastrutture del progetto Caserme Verdi.

Nel prossimo futuro puntiamo verso l’organizzazione di Smart Military District, prioritariamente improntati all’uso di energia pulita, che integrano i principi dello smart-eco building e della smart grid, con gestione integrata dei servizi energetici, idrici, tecnologici e sistemi di trattamento dei rifiuti.

Il processo di transizione porterà alla sostituzione graduale delle vecchie installazioni con edifici di nuova generazione (Nearly Zero Emission Building – NZEB) e all’efficientamento degli altri immobili, determinando la riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti entro i limiti di legge e contenendo ancor più l’impatto sull’ambiente, ad esempio rispetto all’uso del suolo e alle materie prime utilizzate.

L'Esercito si impegna a ricorrere all'autoproduzione di energia elettrica con le fonti prontamente disponibili (es. fotovoltaico) e, in prospettiva, con tecnologie ancora più innovative. Ciò, in sistema con la graduale e progressiva elettrificazione dei consumi, l’acquisizione di mezzi ibridi e la sperimentazione di bio-combustibili per ridurre l’emissione di CO2 nell’ambiente, orientando lo sviluppo delle nuove piattaforme green e assicurando l’autonomia energetica delle strutture di Comando e Controllo.


COSCIENZA AMBIENTALE

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L’Esercito, al passo con i tempi, adotta i principi dell’economia circolare (es. riuso dei materiali da costruzione) e del life cycle assessment (es. scelta di modalità produttive meno impattanti per l’ambiente).

Continua a formare e sensibilizzare il proprio personale sulle tematiche ambientali, al fine di promuovere maggiore responsabilità e attenzione verso il futuro del nostro Pianeta come indicato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

A tal fine il personale militare compie un percorso formativo che a partire dalla formazione di base promuove il principio costituzionale di conservazione e salvaguardia dell’ambiente (art. 9, comma 3) per rafforzare la coscienza ambientale in ogni uomo e donna dell’Esercito. ​​​


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