Come per i Reggimenti di Fanteria, ciascun Reggimento di Cavalleria ha i suoi colori.
Il codice di riconoscimento dei colori reggimentali era assai più complicato di quanto non sia oggi, poichè si componeva dei colori del colletto, della profilatura della giubba e delle spalline, dei paramano e delle bande sui pantaloni.
Le fiamme portate oggi dai primi sei reggimenti sono state introdotte nel 1940 allo scoppio della guerra, quando le disposizioni per adattare l'uniforme allo stato di guerra abolirono i colletti monocromatici.
Lancieri di Milano (7°)
Lancieri di Firenze (9°)
Lancieri di Vittorio Emanuele (10°)
Cavalleggeri di Saluzzo (12°)
Cavalleggeri di Monferrato (13°)
Cavalleggeri di Alessandria (14°)
Cavalleggeri di Lodi (15°)
Cavalleggeri di Lucca (16°)
Cavalleggeri di Caserta (17°)
Cavalleggeri di Piacenza (18°)
Cavalleggeri di Roma (20°)
Cavalleggeri di Padova (21°)
Cavalleggeri di Catania (22°)
Cavalleggeri di Umberto I (23°)
Cavalleggeri di Vicenza (24°)
Lancieri di Mantova (25°)
Lancieri di Vercelli (26°)
Lancieri dell'Aquila (27°)
Due righe a parte meritano le fiamme nere sottopannate di rosso appartenute al "Gorizia Cavalleria". In effetti si trattava di "Savoia" che dal 1946 al 1958 non portò nè le mostreggiature nè il nome originale.
Nel 2000 un provvedimento ministeriale ha inserito nell'Arma di Cavalleria l'Aviazione dell'Esercito come "Cavalleria dell'Aria", per la quale è stata ideata la mostreggiatura composta dalle tre fiamme arancio su fondo celeste con l'aquila da Pilota Osservatore poggiata sulle tre punte. Con la reistituzione dell'Aviazione dell'Esercito la mostreggiatura è soppressa.
Cavalleggeri di Treviso (28°)
Cavalleggeri di Udine (29°)
Cavalleggeri di Palermo (30°)
Cavalleggeri di Sardegna
3° Cavalleria Blindata 'Gorizia'
Cavalleria dell'Aria