Il Museo Storico dell'Arma di Cavalleria ha sede in Pinerolo nell'antica Caserma Principe Amedeo, ora Generale Fenulli, eretta per volere ed a spese della Città a partire dal 1845.
La vasta esposizione di reperti, che di giorno in giorno si arricchisce grazie a nuove donazioni, lo rende uno tra i più ricchi Musei d'Arma d'Europa. Nell'utilizzazione degli spazi e nella sistemazione dei reperti, si è cercato di conseguire un filo storico caratterizzato da senso logico e cronologico.
Al piano terra sono stati riuniti carri, carriaggi, selle, gualdrappe ed è stata curata la ricostruzione di una mascalcia reggimentale.
Al primo piano sono esposti Stendardi, Bandiere, bronzi, argenti, quadri, stampe, fotografie, decorazioni ed una ricca raccolta di uniformi risalenti al periodo che intercorre tra l'inizio delle Guerre per il Risorgimento Nazionale ed i giorni nostri.
Il secondo piano è stato dedicato alle Campagne Coloniali ed alle due Guerre Mondiali ed una delle sue gallerie è stata riservata all'esposizione delle armi bianche e da fuoco, africane ed europee.
Interessante il Polo Culturale, costituito da una Biblioteca Militare e da una Biblioteca del Cavallo, che custodiscono importanti e rare opere dei secoli XV, XVI, XVII, XVIII e XIX e la Fototeca nella quale è conservata una ricca documentazione fotografica, attraverso la quale è possibile ripercorrere la vita della Scuola e dell'Arma dal 1861 ad oggi.
Nel Museo Storico dell'Arma di Cavalleria (tre piani espositivi, circa 5000 mq. di ampiezza, 33 sale), il visitatore attento può percorrere tre itinerari diversi:
- Il primo riguarda l'evoluzione dell'uniforme italiana di Cavalleria dal 1861 ai giorni nostri osservata attraverso l'esame di centinaia di fotografie antiche, quasi sempre inedite, corredate da approfondite didascalie, disposte su ben 18 espositori piani.
- Il secondo affronta il tema delle uniformi, i copricapo ed i loro accessori, in uso dall'Unità d'Italia ad oggi, illustrati attraverso lo stralcio dei Giornali Militari dell'epoca e la riproduzione delle relative tavole sinottiche, conservati in circa duecento vetrine espositive.
- Il terzo percorso è dedicato alle Medaglie, Decorazioni e gli Ordini Cavallereschi di cui furono insigniti più frequentemente gli Ufficiali dell'Armata Sarda prima e del Regio Esercito poi, anch'essi corredati da ampie schede informative.
Il Museo, molto frequentato da scolaresche e gruppi organizzati, non solo piemontesi, ospita spesso comitive di stranieri, e ciò a dimostrazione di quanto la Scuola di Cavalleria sia conosciuta all'estero.
Tale Istituto infatti, negli anni compresi tra l'inizio del '900 e lo scoppio del secondo conflitto mondiale ospitò i migliori cavalieri di ben 33 Nazioni, venuti a Pinerolo al fine di apprendere il nuovo metodo di montare a cavallo ideato dal Capitano livornese Federigo Caprilli.
Al centro della città vecchia si può visitare il Duomo, di tipica impronta piemontese, dalla struttura gotica quattrocentesca, e la Collezione Civica d'Arte a palazzo Vittone, situato nella centrale piazza Vittorio Veneto.