La Biblioteca Militare Centrale trae le sue origini dalla “Biblioteca del Corpo Reale dello Stato Maggiore e della Topografia” istituita a Torino nel 1814 dal Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I. Negli anni successivi vennero poi istituite altre due importanti biblioteche, cioè quella del Corpo Reale d’Artiglieria (creata nel 1815) e la Biblioteca del Regio Corpo del Genio (istituita nel 1836). Ma quella dello Stato Maggiore fu sempre considerata come la biblioteca principale fino a che, il 16 marzo 1854, il Ministro della Guerra Alfonso La Marmora dispose la riunione delle tre biblioteche sopra menzionate in una unica che assunse la denominazione di Biblioteca delle Armi Speciali. Denominazione che, con disposizione del 5 luglio dell’anno successivo, fu cambiata in quella più generica di Biblioteca Militare “a beneficio di tutti gli ufficiali del Presidio di Torino, dei professori delle Scuole Militari, dei sottufficiali di ogni corpo, e infine, anche degli impiegati civili dell’Amministrazione Militare”.
Successivamente, nel 1859, assunse la denominazione di “Biblioteca Militare”. Nel 1865, a seguito della proclamazione dell’Unità d’Italia, essa fu trasferita a Firenze presso la sede dell’Istituto Geografico Militare (già fornito di una sua buona biblioteca). Nel 1871 i volumi vennero impacchettati e trasferiti a Roma, dove giacquero in un primo tempo presso il palazzo della “Dogana Vecchia” a Piazza di Pietra, poi nel 1880 a palazzo Giustiniani, nel 1884 a palazzo Ruspoli e infine, nel 1888, nell’edificio appena completato dell’allora Ministero della Guerra, oggi Palazzo Esercito (sua attuale sede) dove finalmente le centinaia di casse di volumi furono aperte.
Si noti che all’epoca a Roma vennero così a coesistere ben cinque biblioteche militari e cioè: quella venuta da Firenze, quella del Ministero della Guerra, la Biblioteca Presidiaria del Distretto, la Biblioteca dell’Ispettorato di Sanità Militare ed infine quella dell’Ispettorato di Artiglieria e Genio. Ce n’era abbastanza e finalmente nel 1891, con decreto del 27 settembre (atto n.186 del Giornale Militare), il Generale Luigi Pelloux allora Ministro della Guerra dispose che, dal 1° novembre dello stesso anno, la Biblioteca del Corpo di Stato Maggiore si fondesse con quella del Ministero e con quella Presidiaria del Distretto assumendo il nuovo nome di Biblioteca Militare Centrale. Nel 1893 vi fu annessa la Biblioteca dell’ Ispettorato di Sanità Militare. Dalla fusione era rimasta esclusa la Biblioteca dell’Ispettorato di Artiglieria e Genio che costituiva una speciale sezione della Biblioteca del Comando del Corpo di Stato Maggiore e che, solo nel 1914, assumerà completa autonomia come biblioteca specializzata a sé stante, attualmente denominata “Biblioteca di Artiglieria e Genio”.