
"Per aspra via ad aspra meta"
La storia del 6° Reggimento Genio Pionieri vanta una duplice discendenza. Esso, infatti, raccoglie le tradizioni del 6° Reggimento Genio di Bologna, da cui ha ereditato la Bandiera, e della 54ª Compagnia Artieri, poi Battaglione Genio Pionieri della Divisione di Fanteria “Granatieri di Sardegna". Per quanto riguarda la discendenza dal 6° Reggimento Genio, nel 1920 fu costituito in Bologna un Battaglione Zappatori ed uno Telegrafisti in supporto al Corpo D'Armata, unitamente ad un Deposito comune alle due specialità, con il concorso del 2° Reggimento Zappatori e del 3° Reggimento Telegrafisti.
Nel 1922 i due Battaglioni ed il deposito furono accorparti e diedero origine al 4° Raggruppamento Genio di Corpo D'Armata. Infine, nel 1926 il 4° Raggruppamento Genio si trasformò in 6° Reggimento Genio con sede a Bologna e alle dipendenze del 6° Corpo d'Armata. Inoltre, con il Regio Decreto del 1932 veniva concesso al Reggimento lo stemma araldico con il motto “Per aspra via ad aspra meta".
Durante il secondo conflitto mondiale, il Reggimento ha operato come Centro di Mobilitazione, contribuendo alla costituzione di numerosi reparti inviati presso i fronti in cui il Regio Esercito era schierato, tra cui:
- Comando del 3° Raggruppamento Genio;
- Comando del XVII Battaglione Misto per la 17ª Divisione di Fanteria “Pavia" (46ª Compagnia Artieri e 17ª Compagnia Collegamenti);
- Comando del CCII Battaglione Misto per la 2ª Divisione CC.NN. 28 ottobre “Libica" (130ª Compagnia Artieri e 202ª Compagnia Collegamenti);
- Battaglione misto CXVI 16ª Divisione Fanteria “Pistoia";
- Battaglione misto CLIII 153ª Divisione Fanteria “Macerata";
- Battaglione misto CLV 155ª Divisione Fanteria “Emilia";
- XI Battaglione Artieri;
- XXIV Battaglione Artieri;
- IX Battaglione misto (109ª Compagnia e 117ª Compagnia Marconisti) per il C.A. alpino schierato sul fronte russo;
- III Battaglione Telegrafisti;
- III Battaglione Marconisti.
Tra queste unità si distinse particolarmente il XVII Battaglione Misto Genio della Divisione “Pavia" che combatté gloriosamente tra il 1941 e il 1942 in Africa Settentrionale, meritandosi la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Nello stesso periodo la 54ª Compagnia Artieri fu impiegata alle dipendenze della Divisione di Fanteria “Granatieri di Sardegna", nell'ambito di un'estenuante lotta contro i guerriglieri in Slovenia e in Croazia, a Lubjana, Kocevie e nella Lika.
Sia il 6° Reggimento Genio che la 54ª Compagnia Artieri vennero sciolti in conseguenza dei tragici avvenimenti determinati dall'Armistizio dell'8 settembre 1943.
Dal 1947, con la riorganizzazione dell'Esercito seguita al secondo conflitto mondiale, fu ricostituita la Divisione “Granatieri di Sardegna". A tale Grande Unità il 1° luglio 1949 fu assegnata in Roma l'8ª Compagnia Artieri, già alle dipendenze del Comando Militare Lazio, Umbria e Abruzzo, che mutò nel 1950 la propria denominazione in “Compagnia Genio Artieri per Divisione Granatieri di Sardegna".
Il 1° maggio 1952 la Compagnia Artieri, sempre inquadrata nella Divisione Granatieri di Sardegna, fu elevata al rango di Battaglione Pionieri divisionale e così operò fino alla successiva riforma della Forza Armata quando, il 1° gennaio 1976, fu sancita la trasformazione del Reparto in Battaglione di Supporto della Regione Militare e prese il nome di 6° Battaglione Genio Pionieri “Trasimeno", ereditando la Bandiera di Guerra e le tradizioni del 6° Reggimento Genio.
Il 4 settembre 1993 il 6° Battaglione Genio Pionieri fu elevato al rango di Reggimento ed assunse l'attuale denominazione di 6° Reggimento Genio Pionieri, inquadrando una Compagnia Comando ed il Battaglione “Trasimeno", a sua volta articolato su tre Compagnie Pionieri e una Compagnia Attrezzature Speciali.
Il 1° dicembre 1997 il 6° Reggimento Genio Pionieri, in seguito a nuova ristrutturazione, è passato alle dipendenze del Comando Raggruppamento Genio delle Forze Operative Terrestri di Udine, divenuto poi Brigata Genio.
Nel 1999, in seguito a una nuova riorganizzazione, il 6° Reggimento Genio Pionieri è stato completamente riconfigurato e il dipendente Battaglione “Trasimeno" è stato riarticolato sulle seguenti 5 compagnie:
- Compagnia “Pionieri";
- Compagnia “Attrezzature Speciali";
- Compagnia “Ponti Fissi";
- Compagnia “Mobilità";
- Compagnia “Oleodotti".
Successivamente, a partire dal 24 gennaio 2005, il Reggimento è stato nuovamente riarticolato con la costituzione del 2° Battaglione che prese il nome di “Nemi", in ragione dei forti legami con l'omonima municipalità. A seguito di tale riorganizzazione, il Reggimento è stato strutturato su una Compagnia Comando e Supporto Tattico Logistico e due Battaglioni speculari organizzati su tre Compagnie ciascuno:
- Compagnia Pionieri “Trasimeno" (Compagnia già esistente);
- Compagnia Costruzioni Orizzontali “Trasimeno" (ex Compagnia Ponti Fissi);
- Compagnia Costruzioni Verticali “Trasimeno" (ex Compagnia Attrezzature
speciali);
- Compagnia Pionieri “Nemi" (di nuova costituzione);
- Compagnia Costruzioni Orizzontali “Nemi" (ex Compagnia Mobilità);
- Compagnia Costruzioni Verticali “Nemi" (ex Compagnia Oleodotti).
Dal 2009, il 6° Reggimento Genio Pionieri ha assunto l'attuale configurazione e, in qualità di “Organo esecutivo del Genio", ha acquisito la capacità “Campalgenio". In virtù di tale specificità, viene costituito l'Ufficio Progetti e Direzione Lavori e le Compagnie dei Battaglioni assumono le attuali denominazioni:
- Compagnia Pionieri “Trasimeno";
- Compagnia Costruzioni Stradali e Lavori in Terra “Trasimeno";
- Compagnia Costruzioni Edili e Impianti “Trasimeno";
- Compagnia Pionieri “Nemi";
- Compagnia Costruzioni Stradali e Lavori in Terra “Nemi";
- Compagnia Costruzioni Edili e Impianti “Nemi".
Primo reparto del Genio a essere alimentato con personale di truppa volontario, il 6° Reggimento ha preso parte a tutte le operazioni che l'Esercito Italiano ha condotto
al di fuori dei confini nazionali, registrando la propria presenza nei seguenti teatri operativi:
- Albania (nel 1997 e 1999);
- Kosovo (dal 1999 al 2003 e nel 2007);
- Afghanistan (dal 2003 al 2006 e nel 2011);
- Iraq (nel 2003 e 2005);
- Pakistan (nel 2006);
- Uganda (nel 2011);
- Libano (nel 2007, 2009-10 e nel 2013);
- Gibuti (nel 2013);
- Somalia (nel 2014);
- Niger (nel 2018).
Nella storia recente, il Reggimento è stato protagonista anche di numerosi interventi svolti in favore delle autorità civili e della popolazione in caso di risposta a eventi di calamità naturali, tra i quali:
- terremoto del 23 novembre 1980 in Irpinia e Basilicata;
- alluvione del 1981 nelle zone limitrofe Civitavecchia;
- costruzione di un ponte pedonale nel corso dei mondiali di calcio del 1990;
- terremoto del 1997 in Umbria e Marche;
- alluvione di Sarno (SA) nel 1997;
- funerali di Sua Santità Giovanni Paolo II nell'aprile 2005;
- emergenza rifiuti in Campania nel 2008;
- terremoto del 6 aprile 2009 in Abruzzo;
- concorso a favore di numerosi comuni laziali a seguito della nevicata del febbraio 2012;
- alluvione del novembre 2012 a Montalto di Castro (VT);
- alluvione a Fiumicino (RM) nel febbraio 2014;
- interventi infrastrutturali in favore del Comune di Milano nell'ambito dell'emergenza profughi 2015;
- sisma del 24 agosto 2016 nei comuni del Centro Italia (Operazione “Sabina" e “Sabina 2");
- emergenza neve a Roma nel febbraio 2018;
- emergenza Covid19.
In particolare, a testimonianza dell'operato del Reggimento in occasione della costruzione del ponte pedonale durante i mondiali di calcio del 1990, del terremoto del 1997 in Umbria e Marche e del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016, la Bandiera di Guerra del Reparto si è fregiata rispettivamente di una Croce d'Argento al Merito dell'Esercito, di una Medaglia di Bronzo al Valor Civile e di una Medaglia d'Oro al Valor Militare.