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fonte: COMFOTER

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Il Vice Comandante e Comandante dell’Area Operativa delle Forze Operative Terrestri saluta il personale impiegato nell’Operazione “Strade Sicure”

24 ore su 24, 7 giorni su 7, l’impegno dei militari dell’Operazione Strade Sicure per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali

​​​​​​​ Nel giorno di “Ferragosto”, il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Cuoci, Comandante dell’Area Operativa delle FOTER, ha incontrato il personale impiegato presso alcuni siti della Capitale nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, accompagnato dal Gen. B. Daniele Cesaro, Comandante della Brigata bersaglieri “Garibaldi” e Comandante del Raggruppamento Lazio-Abruzzo. ​

Il Generale Cuoci nel corso della visita al personale dell’Esercito in servizio ne ha sottolineato “la capacità di agire tempestivamente e con competenza nell’intero spettro di possibili interventi in cui sono chiamati a operare, frutto dell’addestramento e del continuo aggiornamento delle procedure operative sviluppate per garantire l'ordine pubblico e la protezione dei cittadini”. ​

L’Esercito Italiano, in concorso alle Forze di Polizia e insieme a personale della Marina e dell’Aeronautica Militare, conduce sul territorio nazionale da 17 anni l'operazione “Strade Sicure", a cui si sono aggiunte in tempi più recenti l’operazione ambientale “Terra dei Fuochi" e l’operazione “Stazioni Sicure", garantendo così il presidio del territorio, delle principali aree metropolitane e la vigilanza dei punti sensibili. ​

“Strade Sicure”, a oggi, è l’operazione più longeva della Difesa sul territorio nazionale e rappresenta un apporto significativo a favore del Paese, contribuendo alla difesa dei cittadini e garantendo una cornice di sicurezza efficace attraverso l’esecuzione di attività statiche e dinamiche per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali. ​

I militari di “Strade Sicure”, a premessa dell’impiego in operazione, si addestrano con moduli specifici inerenti a tecniche di gestione della folla, elementi di primo soccorso (Basic Life Support), movimento in centri urbani e pratica del Metodo di Combattimento Militare (MCM), un sistema di combattimento a distanza ravvicinata, concepito e sviluppato costantemente dall'Esercito Italiano.​​ ​

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