Contenuto pagina
Il "Metodo addestrativo dei nuclei cinofili dell'Esercito italiano" utilizzato dagli Istruttori militari del Gruppo cinofilo, non prevede l'utilizzo di procedimenti coercitivi; privilegia, invece, tutte quelle attività finalizzate a rafforzare il legame affettivo ed i sentimenti di fiducia reciproca, di intesa ed affiatamento tra il cane ed il suo conducente.
Il gioco riveste un ruolo centrale nell'addestramento: il cane militare impara a riconoscere e segnalare qualsiasi tipo di esplosivo proprio attraverso il gioco. La specializzazione dei binomi viene conseguita al termine di un corso della durata di circa un anno che presuppone lo svolgimento di specifiche attività volte a conferire loro la cosiddetta "capacità combat" connessa al superamento di moduli addestrativi quali: il trasporto tattico su qualsiasi mezzo militare, l'elisbarco ed elimbarco, il superamento di un corso d'acqua, tecniche di movimento e combattimento in ambiente urbano, tecniche di sicurezza e vigilanza di punti ed aree sensibili, controllo della folla, procedure di reazione automatica immediata, ecc..
Il programma di memorizzazione delle sostanze esplosive sviluppato ha dato ottimi risultati tanto da destare l'interesse anche di Eserciti di altri Paesi che più di una volta hanno scelto la sede del Gruppo Cinofilo dell'Esercito Italiano per un addestramento congiunto.
A completamento di ogni corso è previsto un periodo di Training on Job: una sorta di tirocinio di circa un mese svolto in Kosovo, un'area che rappresenta un'ottima palestra in grado di perfezionare e consolidare quanto appreso durante il corso. Oggi la Forza Armata può avvalersi nel settore cinofilo di un know how di interesse a livello internazionale e di una significativa esperienza maturata in campo operativo.
Difatti, nuclei cinofili dell'Esercito italiano sono tuttora impiegati con successo in tutti i Teatri Operativi ove forniscono quotidianamente una risposta concreta alle esigenze operative dei nostri soldati esprimendo capacità operative preziose poiché consentono di ridurre il rischio di incidenti e quindi, in definitiva, di salvare vite umane.