Il Comando Forze Operative Nord (COMFOP NORD) è un Alto Comando dell'Esercito Italiano le cui origini risalgono all'agosto 1860 con la costituzione del 5° Corpo d'Armata e per successivi provvedimenti ordinativi trasformatisi il 1° ottobre 2016 in Comando Forze Operative Nord per concentrazione dei comandi che raccoglievano le funzioni operative, territoriali e infrastrutturali dell’Esercito nel centro nord Italia: il 1° Comando Forze di Difesa (ex 5° Corpo d'Armata), il Comando Militare Esercito “Veneto” e il Comando Infrastrutture Nord. Ciascun comando ha portato nella nuova organizzazione il proprio contributo in termini di capacità e storia.
Il 5° Corpo d'Armata nasce per enucleazione dal 5° Comando Territoriale nell’agosto del 1860 con sede a Firenze. Dall’11 settembre dello stesso anno venne impiegato, nell’ambito dell’Armata Sarda, nei territori pontifici delle Marche e dell'Umbria agli ordine del Generale Enrico Marozzo della Rocca. Ruoli di primo piano lo distinsero già dalla Terza Guerra d'Indipendenza e poi nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale.
La Prima Guerra Mondiale lo vide schierato nel Trentino, a difesa di un tratto di confine lungo circa 110 Km, compreso tra Passo di Lora e Croda Grande e caratterizzato da un profondo saliente. Tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale il Comando del 5° Corpo si trasferisce a Trieste e solo il 9 giugno 1940, in previsione della dichiarazione della Seconda Guerra Mondiale, il Comando viene trasferito a Castelnuovo d'Istria e opera sulla frontiera italo-jugoslava, in particolare nell'ambito delle province di Trieste, Pola e Fiume. Allora aveva alle dipendenze le divisioni “Sassari”, “Bergamo” e “Lombardia”, due raggruppamenti di artiglieria e tre settori di Guardia Armata alla Frontiera. A seguito delle vicende dell’8 settembre 1943 il 5° Corpo d’Armata viene sciolto. Negli anni dell'immediato secondo dopoguerra, il Comando venne ricostituito a Padova il 1º maggio 1952 per scissione dal 5° Comando Militare Territoriale. Dal 30 settembre 1953 venne trasferito a Vittorio Veneto con il compito prioritario di assicurare la difesa del tratto più sensibile della frontiera orientale. Negli anni che seguirono, il 5° Corpo d'Armata divenne protagonista nell’operazione denominata “esigenza T”, per la quale il governo in carica ordinò di ammassare le truppe sul confine jugoslavo per premere a una soluzione favorevole della questione di Trieste.
Negli anni 60 e 70 le unità alle dipendenze del 5° Corpo d’Armata si distinsero negli eventi calamitosi che colpirono il nord est, in particolare nella tragedia del Vajont, nel terremoto del Friuli e nelle numerose alluvioni che colpirono il territorio.
Durante uno di questi interventi si ebbe una tragica scomparsa, quella del bersagliere Eros Perinotto, radiofonista di un mezzo cingolato travolto da un gorgo improvviso, insignito successivamente della Medaglia d'Oro al Valor Civile.
Negli anni 80 le unità del 5° Corpo d’Armata si rendono protagoniste anche all’estero in situazioni di crisi internazionale. Nel 1982, in particolare, il quadro politico del Libano si aggravò pericolosamente.
Un contingente italiano raggiunse Beirut il 25 e 26 agosto del 1982 per restarci fino al 1984 e il 5° Corpo d'Armata contribuì all'operazione, denominata “ITALCOM”, con 65 Ufficiali, 153 Sottufficiali e 1180 militari di truppa. La presenza a Beirut contribuì a far tornare la normalità, mentre i rapporti con la popolazione locale si rinsaldarono grazie anche al comportamento esemplare dei militari italiani che ebbero un positivo impatto sull'opinione pubblica.
La caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda nel 1989 portò ad una riduzione degli organici dell’Esercito Italiano e una conseguente riorganizzazione della Forza Armata. Nel 1997, nel quadro delle attività di riordinamento, il 5° Corpo d’Armata assume la denominazione di 1° Comando delle Forze di Difesa.
Nel corso del 2016 l'Esercito Italiano subisce un'ulteriore e ampia riorganizzazione della propria struttura di comando con il graduale superamento del precedente modello, un aggiornamento delle funzioni che assegna quelle operative, territoriali e infrastrutturali ad alti comandi a valenza interregionale e multifunzione.
Tale situazione viene raggiunta a tappe, riprendendo un' esperienza maturata a Padova dal 2013, quella con il Comando Forze di Difesa Interregionale Nord (COMFODIN), nato dalla soppressione del 1° Comando Forze di Difesa e dall'elevazione a livello di Corpo d'Armata del Comando Militare Esercito “Veneto”.
COMFODIN si è poi ulteriormente trasformato, acquisendo le funzioni del Comando Infrastrutture Nord e la Divisione “Friuli” (ora Divisione “Vittorio Veneto”) e le Brigate dipendenti.
A completamento di questo lungo processo di riconfigurazione, il 1° ottobre 2016 COMFODIN cambia denominazione in Comando Forze Operative Nord (COMFOPNORD).