Ordine Militare d'Italia
Decreto 23 novembre 2010
Nel solco della più fulgida tradizione dei reparti d’assalto dell’Esercito Italiano, gli incursori del reggimento offrivano reiterate prove di ammirevole valore, impareggiabile perizia e non comune senso di responsabilità, operando da più di tre anni nell’ambito della missione “International Security Assistance Force” (ISAF) in Afghanistan. All’insegna di uno straordinario spirito di sacrificio e di una assoluta dedizione al dovere, impegnati in condizioni tattiche ed ambientali spesso difficili, concorrevano in maniera decisiva agli sforzi di ISAF per stabilizzare il Paese ed alleviare le sofferenze del popolo afgano, duramente segnato da un perdurante e violento stato di conflittualità interna. Incondizionatamente riconosciuti dalla comunità internazionale, i successi riscossi hanno contribuito a rafforzare il prestigio e l’immagine dell’intera nazione italiana e delle sue forze armate nello scenario internazionale.
Kabul (Afghanistan), luglio 2006-ottobre 2009
Ordine Militare d'Italia
Decreto 25 ottobre 1994
Prestigioso reparto, di eccezionale qualifica professionale, alla quale si coniuga - in perfetta armonia - il forte temperamento dei propria uomini, la versatilità operativa, il generoso anelito realizzativo e l'immediato riscontro ad ogni richiesta di intervento per il bene della collettività nazionale e internazionale. Presente in Alto Adige (1967-1971) per svolgere operazioni antiterrorismo e in Sardegna (1992) con l'operazione "Forza Paris" in concorso alle forse dell'ordine nella lotta alla criminalità organizzata, impegnato nella missione oltremare in Libano (1982-1984), in Irak e in Turchia (1991), in Somalia (1992-1993) dava mirabile prova di efficienza e di salda disciplina, offrendo continue prove di coraggio e sacrificio. Assolveva sempre e dovunque i compiti ad esso affidati con pieno successo, anche in un contesto operativo ambientale difficile e ostile caratterizzato da elevato indice di rischio.
Gli Ufficiali, i Sottufficiali incursori e i Paracadutisti si prodigavano in ogni circostanza, in una mirabile gara di abnegazione e di dedizione al servizio, offrendo anche tributo di sangue e fornendo un eccezionale esempio di alte virtù militari che contribuivano ad accrescere il prestigio dell'Italia e delle sue Forze Armate in campo internazionale.
Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito
Decreto 5 ottobre 1994
Il 9° Battaglione d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin" partecipava, con proprie unità inquadrate nelle forze italiane in Somalia, alle operazioni di soccorso alla popolazione somala. Composto essenzialmente da professionisti, consapevoli del ruolo di primo piano da sostenere nel quadro dell'operazione, in virtù della saldezza morale, del senso del dovere e dell'attaccamento alla Specialità dei propri uomini, si prodigava con totale dedizione ed elevata capacità nella pericolosa missione confermando, in numerose azioni di rastrellamento per la ricerca d'armi ed in operazioni contro guerriglieri ed anti banditismo, l'altissimo livello di efficienza, il grande coraggio e la generosità dei suoi uomini nonché la compattezza morale delle sue formazioni. I suoi distaccamenti operativi, coinvolti in numerosi conflitti a fuoro reagivano sempre con efficacia e determinazione mettendo in luce il valore militare, la capacità operativa e la fortissima motivazione dei propri componenti. Nonostante le dolorose, gravi perdite subite in combattimento, continuava ad assolvere i compiti affidati senza flessioni con la fierezza e l'orgoglio di perseverare nel tentativo di ridare sicurezza e soccorso umanitario, al martoriato popolo somalo e nella determinazione di rendere onore alla Patria lontana. (Somalia, 22 dicembre 1992 - 7 settembre 1993).
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 5 giugno 1920
Per l'irrefrenabile audacissimo impeto onde d'un sol balzo raggiunse sanguinosamente formidabili importanti posizioni (Col Moschin, 15 giugno 1918; Col della Berretta, 20 ottobre 1918). (al IX Reparto d'Assalto)
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 15 febbraio 1945
Durante più mesi di guerra dava costante prova di aggressività e di spregiudicatezza. Nel corso di un'azione offensiva, lanciato su un'ala scoperta, sviluppava la propria manovra con rapidità, decisione ed energia, riuscendo a sorprendere ed a scompigliare il dispositivo tedesco. Chiamato improvvisamente ad altro importante compito, entrava con superbo slancio nella battaglia e nel duro e contrastato attacco, quando l'esito della lotta era ancora incerto, rompeva d'impeto lo schieramento nemico, dopo lotta audace frammentaria ravvicinata raggiungeva a notte tutti gli obiettivi. Nell'inseguimento non dava tregua all'avversario. Eccellente strumento di guerra, elastico e tenace; fierissimo e generoso degno erede delle tradizioni fulgidissime legate al suo nome. Colli al Volturno, Guardiagrele, Cingoli, Musone, Esino, 11 febbraio - 25 luglio 1944. (Al IX Reparto d'Assalto).
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 24 luglio 1947
Veterano nella guerra di Liberazione, partecipava con inesauribile ardore alla battaglia di rottura sull'Appennino di Bologna, dando un contributo decisivo alla liberazione della città. Con impeto eroico piegava, spezzava, frantumava la resistenza fanatica di agguerrite unità tedesche, imponendosi all'ammirazione dei reparti alleati che si battevano al suo fianco. Guerra per la liberazione d'Italia, 20 marzo - 30 aprile 1945. (al IX Reparto d'Assalto "Col Moschin")
Medaglia d’Argento al Valore dell'Esercito
Decreto 16 aprile 2002
Reggimento inquadrato nella brigata multinazionale nord impegnata in Bosnia – Herzegovina, svolgeva i compiti assegnati con straordinario entusiasmo, totale dedizione e non comune spirito di sacrificio.
Nel corso delle molteplici attività di monitoraggio, pattugliamento degli itinerari, scorta a convogli umanitari e controllo ed ispezioni dei siti, in una situazione operativa ed ambientale particolarmente delicata e complessa, operava con costante equilibrio, profondo senso del dovere ed elevatissima professionalità. L’incessante impegno nel sostegno umanitario alle popolazioni, la prevenzione delle attività criminose della malavita ed il salvataggio di numerose vite umane, mettevano in luce le straordinarie capacità e le eccezionali doti di coraggio, fermezza e solidarietà degli uomini del 9° Reggimento d’Assalto “Col. Moschin”, che assolvevano una funzione determinante per il ripristino della convivenza pacifica, talvolta a rischio dell’incolumità personale.
Chiaro esempio di unità fortemente motivata e coesa che ha evidenziato nei suoi uomini altissima professionalità, concreta saldezza morale ed elevate virtù militari e che ha significativamente contribuito ad accrescere ed a nobilitare il prestigio dell’Italia e della Forza Armata nel contesto internazionale (Sarajevo, 03 luglio 1996 – 24 marzo 1997).