Costituita nel maggio 1948 UNTSO è la prima operazione di "peace keeping" istituita dalle Nazioni Unite.
A tutt'oggi l'ONU continua ad avere un ruolo di primaria importanza nel tentativo di risolvere l'annosa e complessa situazione in Medio Oriente. Nel corso degli anni, in risposta agli svariati conflitti nell'area, l'ONU ha profuso considerevoli sforzi nel tentativo di creare le condizioni per una soluzione pacifica delle ostilità tra Palestinesi ed Israeliani, promuovendo molteplici operazioni di "peacekeeping". Nel novembre 1947 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite promosse un progetto di ripartizione della Palestina, creando le condizioni di uno stato Arabo ed uno ebreo, con Gerusalemme da considerarsi a status internazionale.
Il piano non fu accettato dai Palestinesi e gli stati Arabi. Il 14 maggio 1948 il Regno Unito abbandonò il suo mandato sulla Palestina e a seguire fu proclamato lo stato di Israele.
Di lì a qualche giorno scoppiarono le ostilità tra Israele e i Palestinesi, questi ultimi supportati dagli stati Arabi. Il 29 maggio 1948 il Consiglio di Sicurezza (C.S.) votò la risoluzione n. 50 con la quale si intimava un immediato cessate il fuoco in Palestina, stabilendo che la tregua sarebbe stata posta sotto la supervisione di un Mediatore delle Nazioni Unite, coadiuvato da Osservatori Militari internazionali.
Il primo gruppo di osservatori costituenti lo "United Nations Truce Supervision Organization" (UNTSO) arrivò nella regione nel giugno del 1948.
Nell'agosto del 1949 il C.S. emetteva la risoluzione n. 73 con la quale si assegnavano ad UNTSO nuovi compiti conseguenti al
"General Armistice Agreements" tra ISRAELE e le quattro nazioni Arabe confinanti (EGITTO, GIORDANIA, LIBANO e SIRIA).
A seguito dei conflitti del 1956, 1967 e del 1973, le funzioni ed i compiti degli Osservatori UNTSO sono state modificate alla luce del cambiamento dello scenario nell'area, ma la loro presenza quale forza di interposizione tra le parti è determinate anche quale deterrente di un possibile
"escalation" derivante da incidenti isolati. In Medio Oriente, gruppi di Osservatori Militari dell'UNTSO sono schierati a sostegno di altre forze di "peacekeeping" operanti nell'area, quali la
"United Nations Interim Force in United Nations Disengagement Observer Force" (UNDOF) e la
"United Nations Interim Force in Lebanon" (UNIFIL).
L'Italia ha contribuito alla Missione con 7 osservatori (di cui 6 EI), il cui mandato è terminato il 26 marzo 2015.