ikTud#GC1pSLPm8vcV!tTEkLLmb2of4^931k7SnT$Dhb4btave
Condividi su Linkedin

L’Italia, con oltre 570 militari, è uno dei maggiori contributori di truppe in Kosovo. Un impegno che le assegna la leadership della missione.

Il Generale di Squadra Aerea Roberto Nordio incontra i militari italiani in Kosovo

​​​​​​Il Generale di Squadra Aerea Roberto Nordio, Vice Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, ha incontrato, in Kosovo, il personale militare italiano impiegato nella missione NATO Kosovo Force (KFOR).

 

Giunto a Pristina nei giorni scorsi, il Generale Nordio è stato ricevuto, presso il Quartier Generale multinazionale "Film City", dal Comandante di KFOR, Generale di Divisione Guglielmo Luigi Miglietta che, assieme allo staff, ha presentato la situazione operativa corrente, mettendo in evidenza il ruolo di KFOR quale partner cruciale nel processo di stabilizzazione dell'area balcanica.

 

Nel corso della visita, il Generale Nordio ha rivolto parole di apprezzamento per gli uomini e le donne con le stellette che "hanno saputo guadagnare la fiducia di tutta la popolazione del Kosovo agendo con umanità, professionalità e imparzialità".

 

"La presenza della NATO in Kosovo, in questo particolare momento storico, è molto importante dal punto di vista anche della prevenzione al terrorismo", ha poi aggiunto il Generale Nordio, "questa regione, cuore dell'Europa, rappresenta un'area di grande interesse per l'Italia e per l'intera area balcanica. Un impegno che viene apprezzato a livello internazionale e che vede, da alcuni anni, assegnare la leadership della missione al nostro Paese".

 

"Rappresentate un grande Paese che esprime migliaia di soldati nelle aree più travagliate del mondo", ha continuato il Vice Comandante del COI, "la vostra presenza qui ne è l'esempio, specialmente oggi che l'Italia e l'Europa si trovano ad affrontare situazioni di crisi che non si sono mai presentate in precedenza".

 

"Siate consapevoli del vostro ruolo", ha concluso il Generale Nordio "e continuate a lavorare con la stessa passione di sempre".

 

L'Italia, presente nella missione KFOR sin dal suo​​ esordio nel 1999, è uno dei maggiori contributori di truppe, con oltre 570 militari impegnati rispettivamente: nel Multinational Battle Group West, Unità multinazionale a guida italiana che opera nel settore ovest del Kosovo e ha la diretta responsabilità della sicurezza del Monastero ortodosso di Decane; nella Multinational Specialized Unit, su base carabinieri, impegnata tra le altre cose nella vigilanza del ponte sul fiume Ibar che divide la città di Mitrovica e rappresenta la riserva tattica di KFOR; nel Joint Regional Detachment Centre, a comando italiano, il cui compito è quello di stabilire e mantenere costanti relazioni basate sulla reciproca conoscenza e fiducia con la popolazione, le autorità locali, le istituzioni religiose e le organizzazioni internazionali presenti nella propria area di responsabilità.

 

Il Generale Nordio ha incontrato anche l'ambasciatore italiano, Andreas Ferrarese, con il quale ha avuto modo di approfondire l'attuale situazione politico-economica locale ed ha visitato il monastero ortodosso di Decane, dove è stato ricevuto dall'Abate Padre Sava.

 

L'Ambasciatore Ferrarese ha sottolineato che "la presenza di KFOR e della componente italiana contribuisce in maniera determinante al raggiungimento degli obiettivi richiesti dalla Comunità Internazionale e alla creazione delle necessarie premesse per lo sviluppo e la completa stabilizzazione dell'area". ​

condividi: