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fonte: Stato Maggiore Esercito

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Il Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino al Palazzo di Vetro di New York per incontrare S.E. l’Ambasciatore Maurizio MASSARI, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e il Sottosegretario Generale per il Supporto Operativo Atul KHARE.

Il Capo di SME al Palazzo delle Nazioni Unite ha ribadito la centralità e l’importanza per l’Esercito Italiano delle missioni ONU

​In occasione del suo recente viaggio negli Stati Uniti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, ha avuto modo di incontrare S.E. l’Ambasciatore Maurizio MASSARI, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, e il Sottosegretario Generale per il Supporto Operativo, Atul KHARE.

Durante l’office call con S.E. l’Ambasciatore, presso la Rappresentanza Permanente d’Italia, è emersa l’attenzione posta dalle Nazioni Unite verso il consistente contributo italiano ed in particolar modo la centralità dell’Italia nel settore delle attività di sminamento, sia in mare sia in terra, che rendono disponibile una preziosa risorsa a disposizione delle Nazioni Unite. Nella stessa occasione, il Generale Serino ha avuto modo di incontrare anche il personale della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e confermare l’importanza che rivestono le operazioni ONU e, in particolar modo, quelle in cui operano i militari dell’Esercito Italiano.

Successivamente, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito si è recato presso il Palazzo delle Nazioni Unite, dove ha incontrato il Sottosegretario Generale per il Supporto Operativo, Atul KHARE, che ha ringraziato l’Italia per il ruolo che ricopre in tutte le missioni UN con particolare riferimento alla missione UNIFIL in Libano, nell’ambito della quale l’Italia è il secondo Paese per contributo di personale militare impiegato. Il Sottosegretario ha, inoltre, rappresentato al Generale Serino l’incremento dell’impegno delle Nazioni Unite nell’ambito delle operazioni di mantenimento della pace e, infine, lo ha ringraziato per la progettualità del Contingent-Owned Equipment Working Group per la quale l’Italia è stato il primo Paese a riempire il database delle capacità logistiche.

Il Generale Serino, manifestando gratitudine per le parole dell’Alto esponente delle Nazioni Unite, ha confermato l’impegno delle Forze Armate al fianco dell’ONU negli impegni operativi già consolidati.

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