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fonte: UNIFIL

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L’impegno del Contingente italiano della missione UNIFIL per l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro.

Progetto umanitari in Libano a favore della popolazione

​Si è tenuta nell'ambito della missione UNIFIL, presso la municipalità di Abbasyah, la cerimonia inaugurale del progetto di realizzazione di un casolare in legno che ospiterà attività commerciali svolte da cittadini libanesi diversamente abili.


L’opera, fortemente richiesta dalla comunità locale, è stata realizzata nell’ambito dei progetti di Cooperazione Civile e Militare del contingente italiano. L'attività è stata completata grazie all’operato degli specialisti del Multinational CIMIC Group di Motta di Livenza(TV) e alle competenze tecniche del personale del 4° Reggimento Genio Guastatori in forza al Combat Support Battalion (CS BN) della Joint Task Force Lebanon, pedina operativa del contingente nazionale su base Brigata Aosta.


La struttura, frutto di un sinergico lavoro di cooperazione con la cittadina di Abbasyah, sarà fruibile anche dalle popolazioni dei villaggi limitrofi e consentirà l’inserimento nel mondo del lavoro a ragazze e ragazzi del Centro per disabili “Al Hanan”, che da tempo collabora con il Contingente italiano in Libano nei settori della cultura, dell’istruzione e dello sport.


Questa, insieme ad altre opere realizzate dai peacekeeper italiani, sarà messa a sistema in un contesto infrastrutturale e territoriale più ampio, allargandone la portata e, quindi, l’efficacia.


L’iniziativa ha, altresì, favorito il consolidamento dei rapporti con le comunità del sud del Libano, basati da tempo sulla fiducia, la stima reciproca e materializzato, come in questo caso, dalla conduzione di molteplici progetti umanitari a favore della popolazione, in aderenza al mandato conferito dalla Risoluzione 1701/2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.


A margine della cerimonia di inaugurazione, il sindaco di Abbasyah, Ali Moussa Ezzedine, e il direttore del “Al Hanan” Center, Mohammad Al Zein, hanno espresso il proprio sentito ringraziamento al contingente italiano e a tutti i Caschi Blu della missione UNIFIL, la cui opera fornisce risposte concrete alle richieste che provengono dalla popolazione locale, soprattutto quella più bisognosa.

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