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I militari italiani coadiuvano i comandanti delle Forze di Sicurezza locali nelle fasi di pianificazione e di condotta dell’imponente cornice di sicurezza.

 

Per la preparazione e riuscita dell'inaugurazione dei lavori per la realizzazione del gasdotto internazionale denominato "TAPI" (Turkemenistan-Afghanistan-Pakistan-India), un team di consulenti militari italiani è stato schierato presso il Centro di Coordinamento Interforze Avanzato, deputato alla direzione della cornice di sicurezza, fornendo alla controparte preziose istruzioni nella gestione delle delicatissime fasi dell'evento.

 

Durante la cerimonia di inaugurazione circa 400 militari italiani, in elevato stato di prontezza, hanno garantito la sicurezza degli illustri ospiti: il Generale John Nicholson, Comandante della missione Resolute Support, i Presidenti delle Repubbliche dell'Afghanistan e del Turkmenistan, del Primo Ministro del Pakistan e di una delegazione indiana.

 

Il dispositivo italiano ha offerto la propria consulenza per garantire le condizioni di sicurezza necessarie allo svolgimento dell'incontro, avvenuto ad Herat successivamente alla cerimonia, fra il  Presidente Ashraf Ghani ed il Generale Curtis Scaparrotti, Supreme Allied Commander Europe (SACEUR), accompagnato da 4 ambasciatori presso la NATO (italiano, statunitense, tedesco e turco) e dal Generale Nicholson.

 

Sono stati oltre 3000 i militari e i poliziotti locali impiegati nella cornice di sicurezza alla location del grande evento, situata nel centro di Herat, che ha ospitato circa 1000 fra alte autorità politiche, religiose e militari provenienti dai vari Paesi interessati al progetto.

 

Il duro lavoro del contingente italiano su base Brigata "Sassari" ha consentito, mediante un supporto concreto ed aderente alle richieste espresse dalle Forze di Sicurezza locali, lo sviluppo regolare e pianificato delle celebrazioni, che ha guadagnato l'unanime apprezzamento dei massimi Vertici politici internazionali e degli Alti Comandi della NATO.


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