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fonte: COMFOP Nord

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Forze Operative Nord impiegate per emergenza Covid sin dal mese di febbraio e oggi dislocate in Friuli, Veneto, Emilia Romagna e Umbria.

Completata in Veneto l’attivazione dei 15 Drive Through Difesa previsti

​ Continua il lavoro delle Forze Operative Nord dell’Esercito nelle attività di contrasto alla pandemia da Covid-19. Già in prima linea nel mese di febbraio con la “cinturazione” del comune di Vò Euganeo (dove si è registrato il primo decesso in Italia a causa del Covid) le unità alle dipendenze del Comando Forze Operative Nord di Padova hanno contribuito in maniera significativa a sostenere il sistema Paese.
Dal 23 marzo al 3 maggio, durante il lockdown nazionale, le Forze Operative Nord hanno supportato la Protezione Civile con il trasporto di materiale sanitario e di dispositivi per la protezione individuale (anche con l’impiego di aeromobili), le comunità locali, con le attività di igienizzazione di ampie aree urbane e le Forze dell’Ordine, con l’aumento dei militari impiegati nell’operazione “Strade Sicure”, a cui sono stati assegnati nuovi compiti quali la verifica del rispetto della normativa anti-Covid da parte dei cittadini.
Nel mese di novembre, in seguito alla risalita della curva dei contagi, sono state individuate alcune unità dipendenti per contribuire, a livello locale, all’operazione “Igea” con la quale il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, intende sostenere le aziende sanitarie nella somministrazione dei tamponi con l’attivazione di 200 Drive Through Difesa (DtD) sull’intero territorio nazionale.
Per quest’ultima esigenza sette unità dislocate nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Umbria hanno allestito, con pochi giorni di preavviso e in costante coordinamento con le ASL locali, 10 DtD che hanno permesso alle squadre di sanità della Difesa, composte da un ufficiale medico, due infermieri e personale logistico di supporto, di aumentare il numero di tamponi effettuati.
In particolare, ieri a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è stato aperto, in collaborazione con il DMML di Padova diretto dal Colonnello Sergio Garofalo, l’ultimo dei 15 DtD previsti. Nella regione i 15 DtD potranno somministrare, a pieno regime, 3500 tamponi al giorno, contribuendo in modo prezioso alla lotta contro la diffusione del Covid-19. Dal 9 novembre, giorno di apertura del primo DtD a ieri (17 novembre) sono stati somministrati quasi 20.000 tamponi.
Fra i primi a diventare operativi, dal 2 novembre scorso nell’ambito dell’operazione Igea, i tre DtD dell’Umbria, che a Perugia, Terni e Bastia Umbra processano quotidianamente circa 800-900 tamponi. In Emilia Romagna sono stati attivati 14 DtD sui 15 previsti (quello a Piacenza verrà attivato a breve) e concorrono con circa 2800 tamponi al giorno. Infine in Friuli Venezia Giulia i tre DtD dislocati a Trieste, Pordenone e Udine, attivi da pochi giorni, riescono nell’arco della giornata ad effettuarne circa 600.

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