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fonte: Stato Maggiore Esercito

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A Palazzo Esercito la presentazione dell’opera “Il salvataggio italiano degli ebrei nella Francia meridionale e l’opera del Generale Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni”.

l’Esercito Italiano portatore di un sistema valoriale che travalica il tempo

​In occasione del “Giorno della Memoria”, presso la Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito, l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito ha presentato oggi in modalità webinar, il volume recentemente pubblicato dal titolo “Il salvataggio italiano degli ebrei nella Francia meridionale e l’opera del Generale Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni” di Giovanni Cecini, dando vita ad un nuovo momento di riflessione, per la valorizzazione di quanto già prodotto negli anni Novanta del Novecento sul rapporto tra Ebrei ed Esercito Italiano con i volumi di Menachem Shelah e di Alberto Rovighi.

Quest’opera descrive quanto di meritorio fu operato dal Regio Esercito Italiano nel contesto francese tra il 1942 e il 1943: il salvataggio della comunità ebraica della Francia Meridionale. Si è voluto, quindi, offrire a un pubblico il più ampio possibile, un’opera volta a riaffermare le qualità morali e materiali del Soldato italiano.

L’evento è stato aperto dal moderatore, Gen. B. Fulvio Poli che ha introdotto il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina. Il Generale Farina nel suo intervento ha ricordato che “l’Esercito Italiano è stato da sempre latore e portatore di umanità e fratellanza a supporto della comunità in operazioni, conflitti e situazioni di emergenza a prescindere dall’etnia, dal credo religioso. L’opera del Gen. Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni è la testimonianza più viva della presenza italiana garante di un rifugio sicuro per gli ebrei e questo ha dato lustro a tutto l’Esercito Italiano, sempre presente, solidale e capace, un’Istituzione che opera da sempre con determinazione e spirito di sacrificio.

Voglio sottolineare l’importanza della radice della memoria, noi siamo qui perché prima di noi ci sono stati i nostri nonni, padri, coloro che hanno combattuto per fare dell’Italia un Paese moderno e progredito. Dobbiamo ispirarci ai valori di libertà e giustizia e di amore per l’essere umano in uno sforzo congiunto. Di più insieme!” A seguire, l’intervento del Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Dott.ssa Ruth Dureghello, che nel ringraziare per il privilegio di poter prender parte alla presentazione e testimoniare una ulteriore vicenda umana che ha prevalso rispetto a un contesto, un’ideologia, un odio che in un certo periodo storico ha pervaso la società, ha sottolineato l’importanza del legame nella storia e nella tradizione tra Esercito ed ebrei italiani e romani in particolare, del Direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara, Dott. Amedeo Spagnoletto in streaming, l’intervento in presenza del Gen.C.A. Giuseppenicola Tota in merito al progetto editoriale e l’opera del Generale de’Castiglioni ed in chiusura la Relatrice della Comunità Ebraica di Roma, Dott.ssa Daniela Vitale sul tema degli ebrei in Francia durante l’occupazione italiana.

Presenti in sala anche il Direttore del Dipartimento Beni e Attività Culturali della Comunità Ebraica di Roma, Prof. Claudio Procaccia, l’Avv. Nicolò de’ Castiglioni, nipote del Generale Maurizio Lazzaro, con moglie e figlio Luca e il Dott. Giovanni Cecini, Autore del volume presentato.

Il volume evidenzia come l’Italia, in momenti particolarmente difficili seppe riscattare le pagine più nere del fascismo. In questo senso si è voluto anche ribadire il carattere distintivo dell’Esercito, basato su valori fondanti come l’umanità, la generosità e l’altruismo, portatore nel tempo di un sistema valoriale solido e di riferimento per tutta la società. È indicativo come, nei mesi più critici per la stabilità strategica e istituzionale del Paese, i Comandi centrali o periferici del Regio Esercito potessero dedicarsi, anche in contrapposizione diretta con la stessa alleata Germania, alla protezione e al salvataggio della popolazione ebraica della Francia meridionale e, in tale ambito, si erge la figura del Generale Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni, che con la sua azione ne fu protagonista, conquistandone la gratitudine coeva e futura. A respingere qualsiasi insinuazione d’opportunismo valgono, da allora, le accuse dei comandi delle Polizie nazista e francese o delle Istituzioni politiche di Berlino e di Vichy, che additavano in modo più che sprezzante gli italiani come “protettori degli ebrei”. A gratifica invece di un nobile operato, varranno i sentiti ricordi o testimonianze di gratitudine rivolti dai sopravvissuti alla Shoah, che trovarono nella zona d’occupazione italiana un sicuro rifugio dagli orrori dei campi di sterminio.

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