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fonte: COMFOTER di Supporto

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L’Arma del Genio: “tenace, infaticabile e modesta” nel supporto al combattimento e al servizio del Paese.

Eredi di storiche tradizioni e solidi valori, i Genieri dell’Esercito Italiano, oggi come ieri, fedeli ai propri ideali

​Si celebra oggi la festa dell’Arma del Genio, simbolicamente legata alla “Battaglia del Solstizio” (15 - 24 giugno 1918), nella quale l’ultima grande offensiva austriaca della Prima Guerra Mondiale si spense di fronte alla valorosa resistenza dei soldati italiani.

Grazie allo straordinario contributo che i reparti e le specialità dell’Arma del Genio dimostrarono in quella battaglia, le fu assegnata la Medaglia d’Oro al Valor Militare quale massimo riconoscimento alle eroiche gesta, concessa con la seguente motivazione: “Tenace, infaticabile e modesta, scavando la dura trincea o gittando per ogni ponte una superba sfida al nemico, riannodando, sotto l’uragano del ferro e del fuoco, i tenui fili onde passa l’intelligenza regolatrice della battaglia, lanciandosi all’assalto in epica gara coi Fanti, prodigò sacrifizi ed eroismi per la grandezza della Patria.”

La definitiva costituzione dell’Arma risale al 1861, contestualmente a quella dell’Esercito italiano. Nel corso del 1915, in occasione della mobilitazione generale antecedente alla I Guerra Mondiale, l’Arma del Genio subì una profonda e radicale trasformazione che portò ad un forte incremento di Comandi e, di conseguenza, di specialità dell’epoca, come gli Zappatori, i Telegrafisti, i Pompieri, i Pontieri Minatori e i Ferrovieri. Durante le ostilità della grande Guerra vennero create inoltre le specialità dei Motoristi e dei Teleferisti e in quel frangente nacque il servizio dei colombi viaggiatori per collegare la prima linea del fronte con le retrovie.

Ad oggi, i reparti del Genio dell’Esercito Italiano si articolano in nove Reggimenti Guastatori di supporto diretto alle Brigate di manovra e i tre Reggimenti di Supporto Generale: Pontieri, Ferrovieri e Pionieri, inquadrati nella Brigata Genio. Ad essi si aggiungono i Reparti formativi, quali il Centro d’eccellenza C-IED (Counter - Improvvised Explosive Device), Centro di Supporto del Genio alla Force Protection e il Battaglione Addestrativo, deputati alla formazione e addestramento di tutti i genieri di ogni ordine e grado. Inoltre, il recente processo di riconfigurazione del settore infrastrutturale sta portando tutti i Reparti operanti nello specifico ambito alle dipendenze del Comando Infrastrutture, assicurando unicità di visione e di indirizzo, oltre a un notevole incremento della capacità di intervento nell'effettuazione dei lavori volti all'ammodernamento del parco infrastrutturale militare.

Fra le Armi dell’Esercito Italiano, il Genio assicura la mobilità delle forze in ogni condizione, attraverso la realizzazione di ponti, strade, ferrovie, traghetti e, contestualmente, ostacola il manovra dell'avversario con ostacoli attivi e passivi, oltre a provvedere alla protezione e sopravvivenza delle forze in ogni contesto operativo.

I Reparti del Genio dell’Esercito, grazie alle proprie capacità tecniche, di combattimento e all’elevata versatilità, sono in grado di intervenire in ogni momento sia in Patria sia fuori dai confini nazionali, in operazioni a supporto della popolazione colpita da calamità naturali o da situazioni emergenziali, oltre all’instancabile operato dei nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal), impiegati nella bonifica occasionale dei residuati bellici dei due conflitti mondiali, minaccia ancora attuale ed elevata alla pubblica incolumità.

Nella ricorrenza odierna, il nostro sentito augurio ai genieri di ieri e di oggi, che con dedizione, ferreo impegno, rappresentano con profondo orgoglio i valori e le tradizioni della gloriosa Arma.

Auguri, Genieri dell’Esercito Italiano!

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