Divisione corazzata Ariete (132°)

La divisione corazzata Ariete, costituita dall'8° reggimento bersaglieri, dal 32° reggimento fanteria carrista e dal 132° reggimento artiglieria corazzata, nasce nel febbraio 1939 dalla 2° brigata corazzata.

All'inizio del 1941 la divisione viene inviata in Africa settentrionale.

Durante la prima controffensiva italo-tedesca, la grande unità non è impiegata in maniera organica ma l'8° reggimento bersaglieri, comandato dal colonnello Ugo Montemurro, concorre a formare vari gruppi tattici che si distinguono brillantemente nel corso delle operazioni.

Dal 1 settembre 1941 l'Ariete inquadra anche il 132° reggimento fanteria carrista e, a partire da questa data, la divisione prende parte a tutti i fatti d'arme in Africa settentrionale.

Durante la battaglia di El Alamein la divisione opera in riserva fino al 4 novembre quando viene gettata nella mischia contro la 7° divisione corazzata britannica con i suoi possenti carri Grant e Shermann di fabbricazione americana.

Lo scontro si dimostra decisamente impari: i carri avversari si fermano ad un chilometro e mezzo di distanza e cominciano un comodo tiro al bersaglio sui carri italiani, i quali avanzano per accorciare le distanze e poter ingaggiare il combattimento. Malgrado la disparità di forze, la lotta è lunga ed accanita e la resistenza dell'Ariete termina alle 15:30 circa.

Famoso è rimasto il testo dell'ultimo messaggio radio captato dal Comando dell'Armata: "Carri nemici irrompono spalle Ariete. Con ciò Ariete circondata. Carri Ariete combattono"

Il 21 novembre 1942 la divisione è considerata sciolta anche se piccoli nuclei inseriti in altre formazioni partecipano alle successive operazioni fino alla resa in Tunisia, il 13 maggio 1943.

Il 1° aprile 1943 la divisione viene ricostituita in Italia, combatte contro i tedeschi e sciolta di nuovo il 12 settembre dello stesso anno.

Nuovamente in vita dal 1° giugno del 1948, l'Ariete è oggi una delle Brigate di punta delle forze operative terrestri dell'Esercito Italiano.